Negozio Apple che apre, primo in fila che trovi. Il rito del numero uno che per pura passione si mette in attesa di fronte alle vetrine dello store e attende per ore e ore, si ripete anche per Orio Center e questa volta siamo al record. Federico Brugnoli, 21 anni da Scanzo Rosicate, è arrivato nel centro commerciale della Bergamasca alle due del pomeriggio; prima delle sedici di Paolo, primo in fila di Apple Store Carosello di Carugate e prima ancora delle 15 di Alice, Marco, Lorenzo, Francesca primatisti di Apple Store Le Gru di Grugliasco. Ma se a separare Paolo, Alice, Marco, Lorenzo, Francesca e Federico ci sono 120 minuti ad unirli è il grande amore per la Mela e per i suoi prodotti e la sua “aura”, quella magia quasi mistica che traspare dal logo e deriva da una storia fatta di avanguardia ed innovazione nel campo della tecnologia.
«Sono un appassionato Apple da tanto tempo – ci dice Federico -; ho comprato un iMac e lì è scattata la scintilla. Da quel momento in avanti non ho più potuto fermarmi. Ho iPod, iPad, iPhone, accessori di tutti i tipi. La febbre ha contagiato anche la mia famiglia e quando ho saputo che apriva un Apple Store a pochi chilometri da dove abito non ci ho pensato un attimo e ho deciso che dovevo esserci. Ho chiesto un permesso al lavoro e per essere sicuro di essere tra i primi sono arrivato appena dopo pranzo». Così per non rischiare sei arrivato alle due stabilendo tutti i record italiani…«Ah sì? Non lo sapevo; questo rende tutto ancora più incredibile ed eccitante. So che in molti non capiranno e penseranno che io e tutti quelli che saranno qui con me domani mattina abbiamo qualche forma di stortura mentale, ma questa non è follia è solo una passione come ce ne sono tante altre, per un gruppo musicale o per una squadra di calcio».
In effetti con il suo lavoro, anche di responsabilità, in un laboratorio chimico di un’azienda della zona e una rete di amici che lo supportano (uno dei quali arriverà prima della serata per accompagnare l’attesa), Federico ha un profilo del tutto diverso da quei tratti bizzarri o sopra le righe che spesso vengono attribuiti al popolo Apple; profilo che per altro non corrisponde con quello dei primi della fila di Roma, Carugate e Grugliasco con i loro lavori regolari, i loro studi universitari, le loro famiglie e fidanzate al seguito. Per quanto possa sembrare incredibile non fanno la fila per un premio (nonostante chi li veda in attesa ore prima pensi addirittura, come accaduto a Federico, che ci sia in regalo un computer), per farsi applaudire dai commessi o per finire sui giornali o per essere segnalati per un qualche record ma «come dice Riccardo – perchè sono appassionato di prodotti Apple ed essere qui, all’apertura di uno store, per me è un evento che esalta uno dei miei hobby preferiti. Non sono mai entrato in uno store e questa rappresenta un randez vouz con un piccolo pezzo della mia vita. Ci sono anche altre cose importanti nella nostra esisteza, di certo, ma questa oggi è la cosa importante e sono contento di essere qui e di essere il primo».
Federico attenderà tutta la notte ma grazie all’apertura della galleria avrà la possibilità di evitare la pioggia (prevista nel corso della serata) e meno problemi di quanti ne avrebbe avuti attendendo nel parcheggio. Certo non sarà comodo e probabilmente il sacco a pelo che si è portato dietro darà meno comfort di un letto e di un materasso, ma svegliarsi e vedere di fronte a sé al di una vetrina una fila di MacBook Pro e iPhone, almeno per un giorno e una volta nella vita, dà maggior soddisfazione che alzarsi dal letto e trovarsi faccia a faccia con la macchinetta del caffè espresso.