Dietro alla tecnologia HDR usata da iPhone c’è una delle tante e spesso poco conosciute ma strategiche acquisizioni di società attuate da Apple. A sollevare il dubbio (che sembra poco per volta tramutarsi in certezza) è stato nel corso della giornata di oggi MacRumors che ha sommato una serie di inizi molto probanti secondo i quali la funzione sarebbe di fatto una ridenominazione ed integrazione in iPhone 4 di una tecnologia denominata EyeFidelity, frutto degli studi di Imsense, società di Cambridge nel Regno Unito.
La traccia principale delle mani di Cupertino su Imsense arriva dai nomi presenti nel suo consiglio di amministrazione; si tratta di Gary Wipfler (Treasurer), Betsy Rafael (Vice President, Corporate Controller and Principal Accounting Officer), e Gene Levoff (Corporate Counsel), tutti e tre sono manager Apple subentrati ai precedenti consiglieri il giorno 28 luglio secondo un documento ufficiale e rilasciato a fini fiscali e normativi. Wipfler, Rafael e Levoff (quest’ultimo anche segretario di Imsense) hanno sostituito da soli l’interno organismo dirigenziale della società.
Altri indizii molto probante sono la nomina avvenuta a luglio Senior Engineer in Apple di Alexis Gatt, già director of engineering di Imsense, la rimozione dell’applicazione per iPhone Imphoto da App Store e la sospensione delle vendite delle versioni desktop dei suoi programmi. Infine Braveheart Ventures, una società di investimenti che aveva finanziato le ricerche e lo sviluppo di EyeFidelity conferma in una nota per la stampa di avere venduto la sua quota minoritaria per 342mila sterline, più del doppio di quanto aveva destinato a sostenere Imsense.
“La società di Cambdrige – dice MacRumors – era frutto di uno spin off dell’università di East Anglia che ha lavorato su un sistema per produrre immagini con correzione del range dinamico sia in foto standard che in foto HDR usando un algoritmo software per remappare i toni della stessa immagine e recuperare i dettagli persi in foto sottoesposte o sovraesposte, mantenendo nello stesso tempo il bilanciamento dei colori e generando una immagine finale il più possibile vicina a quella che viene percepita dall’occhio umano”