In occasione della conferenza Adobe MAX che si è svolta a San Diego, Adobe ha presentato delle novità in anteprima (quelle che la software house chiama “Sneaks”), inclusa la rivoluzionaria funzionalità di audio editing denominata Adobe Project VoCo.
VoCo permette di lavorare su un brano audio manipolando il parlato di una registrazione digitale in modo molto semplice, cambiando le parole pronunciate da una persona all’interno di un brano. Le parole pronunciate non si cambiano modificando forme d’onda ma semplicemente digitando il testo che vogliamo far pronunciare. Partendo da un campione audio con almeno 20 minuti di parlato, l’applicazione è in grado di analizzare il linguaggio, individuare i fonemi, trascriverli e creare un modello vocale con il quale potremo far pronunciare al nostro obiettivo qualsiasi cosa. L’idea base di VoCo è consentire la modifica veloce di un podcast, annullare errori pronunciati durante una registrazione ma potenzialmente è in grado di fare molto altro.
Basta guardare il filmato che alleghiamo in questo articolo per rendersi conto delle potenzialità di una simile tecnologia. Non c’è ancora la perfezione assoluta (l’orecchio attento distingue il cambio di parole) ma occorre considerare che si tratta di una funzione sperimentale che sarà migliorata ulteriormente prima della disponibilità definitiva. Nel corso della demo Adobe ha spiegato che il progetto non sfrutta tradizionali tecnologie di sintesi vocali ma funzioni denominate di “conversione vocale”. Resta da capire cosa succederà quando la tecnologia sarà perfezionata: potremo fidarci ancora delle registrazioni? Chi ci garantisce che qualcuno ha effettivamente pronunciato quanto riprodotto in una registrazione? Come sarà possibile distinguere registrazione audio genuine da quelle create ad arte?
Per tranquillizzare chi è già spaventato da una simile soluzione, Adobe ha spiegato che è al lavoro su un meccanismo di digital watermarking, che consentirà di riconoscere le registrazioni reali da quelle alterate. Si tratta ad ogni modo di una funzione sperimentale e non è dato sapere se e quando arriverà effettivamente sul mercato.