Apple ha da poco aggiornato i Mac Pro con le nuove CPU Intel Xeon quad-core e 6-core “Westmere EX” . Queste CPU potrebbero ora trovare spazio anche in nuovi sistemi Xserve, se Apple avrà la voglia di dare una spinta all’acceleratore delle prestazioni delle macchine server, anche a costo di aumentare leggermente i prezzi.
Aggiornati l’ultima volta ad aprile del 2009, gli Xserve con processori Xeon utilizzano Gainestown (conosciuto anche come Nehalem-EP), ennesima evoluzione del processore Intel Xeon DP per sistemi biprocessore. Se Apple decidesse di rinnovare la linea Xserve, i probabili processori candidati potrebbero essere lo Xeon Beckton (Nehalem EX), evoluzione del processore Intel Xeon MP per sistemi a più vie costruito con un processo produttivo a 45 nm come il Gainestown o addirittura fare il grande salto verso lo Xeon Eagleton (Westmere EX) costruito con un processo produttivo a 32nm.
La versione top di questa CPU ha non meno di 10 core, supporta l’HyperThreading e ben venti thread per socket. Apple potrebbe ritornare al mercato di nicchia del massive-computing (un settore nel quale, a suo tempo, è riuscita persino a ottenere prestazioni record con i vecchi Xserve G5) e proporre uno Xserve con due CPU Westmere EX, per un totale di 20 core e 40 thread. L’unico problema sarebbe il costo, poiché un simile mostro potrebbe arrivare a costare non meno di 10.000 euro.
Non sono ancora noti molti dettagli del Westmere EX ma Intel ha certamente fretta e avverte la pressione di AMD che spinge i suoi Magny-Cours, processori basati su architettura a 8 o 12 core che si caratterizzano per l’abbinamento di due die in un unico package e per la presenza di varie tecnologie che aumentano la larghezza di banda e migliorano la comunicazione tra le CPU.
[A cura di Mauro Notarianni]