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Con la presentazione di iPhone 7 sono diventati chiari due fattori tra tutti: da un lato l’audio analogico ha fatto il canto del cigno e si accinge a varcare il sentiero del tramonto, dall’altro le cuffie Bluetooth sono probabilmente la strada migliore e più praticabile per gli amanti della musica in strada.
Proprio l’addio all’analogico sta favorendo l’esplosione di diversi modelli di cuffie Bluetooth, di cui queste Drops di Nilox (marchio che avevamo già avuto modo di conoscere con il divertentissimo Hoverboard Doc) sono senza dubbio uno dei modelli più estremi, data la mancanza di un cavo comunicatore tra i due auricolari, ma allo stesso tempo anche uno dei più intriganti.
Li abbiamo provati per qualche giorno, vediamo com’è andata.
Drops, il filo sa di vecchio
Fuori dalla scatola le Drops si presentano come un paio di auricolari del tutto indipendenti: la forma simmetrica indica il posizionamento all’interno delle orecchie, com’è indicato nelle istruzioni con un movimento di circa 30° che aiuta a mantenerle ferme. In verità chi scrive ritiene che la soggettività della forma del padiglione auricolare sia tale tra le persone che le istruzioni lasciano il tempo che trovano e ogniuno deve posizionare le cuffie nel modo che gli è più opportuno.
La prima accensione permette il pairing ad un device, che avviene nel modo consono: consigliamo l’accensione contemporanea delle stesse, per ottenere la sincronizzazione tra i due piccoli diffusori, di cui probabilmente è quello destro che fa da master, considerato che è l’unico in grado di controllare le chiamate e di usare il microfono.
Una volta indossate e lanciata la musica, le cuffie fanno il loro lavoro: il comparto audio è buono, forse un po’ troppo presente nelle basse frequenze piuttosto che in quelle più alte.
La mancanza di un cavo è una cosa che si avverte subito: abbiamo provato moltissime cuffie Bluetooth qui, sia auricolari che con archetto, e non è tanto la connessione fisica con lo smartphone che disorienta, perlomeno all’inizio, ma quella tra i due auricolari.
E’ sicuramente una sensazione del tutto personale e che offre un quadro del tempo che stiamo vivendo, laddove questo tipo di cuffie è del tutto nuovo e non ci siamo abituati, ma è anche vero che dopo un po’ passa e non ci si ricorda più di averle. Nella confezione è presente anche un piccolo archetto, che aiuta l’auricolare a sostenersi dentro l’orecchio, ma dopo aver provato qualche cuscinetto e trovato quello giusto, non ne abbiamo avuto bisogno, perlomeno nell’uso quotidiano (passeggio, autobus, metro, tram) mentre suggeriamo qualche attenzione in più per chi fa sport.
Dentro un pacchetto di sigarette
Quando non in uso, le Drops alloggiano in un caricabatterie pensato ad hoc. Qui una culla per gli auricolari ne permette la ricarica, con effetti di illuminazione interessanti, anche se sinceramente avremmo preferito qualche luce in meno.
Il fatto interessante è che all’interno del caricabatterie, grande più o meno come un pacchetto di sigarette (a sezione quadrata invece che rettangolare) trova posto una batteria, che si ricarica con un cavo Micro USB. Questo permette di poter ricaricare gli auricolari anche in viaggio, quando non abbiamo una presa energetica sottomano, mettiamo gli auricolari nel loro alloggio, e nel mentre che facciamo altro, questi si ricaricano.
Ovviamente nulla vieta di utilizzare due cavi Micro USB per caricare singolarmente gli auricolari, che mostrano un connettore alla base.
Una faccenda che sembra complicata leggendola, ma che in realtà non lo è: dato che gli auricolari sono del tutto slegati tra loro, è ovvio che la ricarica debba essere doppia, oppure singola utilizzando l’alloggio ad hoc di Nilox (incluso nella confezione).
Tra le note positive una vasta scelta di cuscinetti, chi scrive ha speso una ventina di minuti a provarli tutti prima di decidere di uscire.
Nelle note negative segnaliamo la mancanza di controlli del volume e di riproduzione, solitamente presenti: qui la praticità si paga con qualche compromesso, che però non è così grave.
Voglia di libertà
E’ innegabile che la maggior parte delle considerazioni su questi auricolari siano profuse nella loro caratteristica più originale, che è quella di proporsi come cuffie, letteralmente, senza fili. L’aspetto più difficile, la sincronizzazione tra le due parti, funziona in modo impeccabile offrendo da un lato una libertà di movimento a cui, onestamente, ci si deve abiutare dopo una vita passata a lottare con cavi e connettori, dall’altro un sistema che libera l’utente dall’impegno del vestiario, perché alcune cuffie (Bluetooth o meno) non si possono indossare o risultano scomode con capi come cappelli, sciarpe, foulard o altro, mentre queste non hanno nessuno di questi problemi.
La ricarica è veloce e la durata arriva tranquillamente a sera, anche se nel nostro caso l’utilizzo è stato molto disordinato: sottolineiamo che oltre alla durata in se, abbiamo apprezzato la tenuta delle batterie anche quando non in uso, più lunga di quanto ci sarebbe da aspettarsi.
In definitiva un buon prodotto, il cui costo è senza dubbio importante se paragonato ad altri modelli Bluetooth ma che hanno dal canto loro un aspetto originale che mette di sicuro in secondo piano il prezzo. Al momento il mercato non è ancora prodigo di questo tipo di cuffie (probabilmente per il fatto che la costruzione è più complessa di quanto sembri) ma siamo sicuri che la strada è quella giusta.
Le cuffie sono disponibili in cinque varianti di colore (nero, bianco, blu-giallo, rosso e verde fluo) ad un prezzo consigliato al pubblico di 169,90 euro, ma i nostri lettori le possono trovare leggermente scontate anche su Amazon.
[usrlist Design:4 Facilità-d’uso:4 Prestazioni:4 Qualità/Prezzo:4]
Pro:
- Auricolari leggeri, la mancanza del filo è molto comoda
- Buona la durata
- Il design a pacchetto è intrigante
Contro:
- E’ un nuoto tipo di device, serve abituarsi
- Mancano i controlli del volume e della musica
Prezzo: 169,90 Euro