L’ultimo gioco del team britannico We Are Colin prende pesantemente ispirazione, così come altri titoli usciti finora, dal semplice ma ottimo Canabalt. Si intitola Gravity Runner e, nonostante sembri più un puzzle platform a livelli che non un vero e proprio arcade, condivide con il gioco di Adam Saltsman le meccaniche basilari: il protagonista correrà in automatico, mentre il giocatore potrà decidere quando saltare ostacoli e piattaforme semplicemente picchettando sullo schermo. Tuttavia, Gravity Runner introduce una piccola ma interessante novità: toccando due volte anziché una, la forza di gravità si inverte, permettendo al giocatore di correre sul soffitto; inutile dire che tutti i livelli sono strutturati per sfruttare appieno questa caratteristica, costringendo spesso a continui su e giu attraverso gli scenari.
Ovviamente questo sporca leggermente la semplicità e l’immediatezza dell’esperienza offerta da Canabalt, ma è lodevole come gli sviluppatori abbiano deciso di portare una ventata d’aria fresca in una meccanica eccessivamente riciclata. Il gioco integra le librerie OpenFeint, così che il giocatore può competere con gli altri attraverso un sistema di classifiche globali. Gravity Runner è acquistabile su App Store al costo di 79 centesimi.