[banner]…[/banner]
A quanto pare gli smartphone modulari sembrano non avere futuro: secondo quanto riportato dalla testata sud coreana Electronic Times, LG non continuerà sulla strada intrapresa con il l’originale ma forse non abbastanza interessante LG G5. L’azienda avrebbe deciso di ritornare alle origini ed il prossimo LG G6 sarà un normale telefono smart con tutte le funzionalità integrate e privo di modularità.
L’azienda coreana sembrava avere grandi progetti per il suo LG G5, presentato con un’estesa raccolta di moduli già disponibili e la promessa di un vitale ecosistema in arrivo. Il telefono era stato apprezzato dalla stampa specializzata ma aveva evidenziato dei necessari compromessi in termini di design proprio a causa dei moduli.
Nel mese di giugno sono venute alla luce alcun problematiche commerciali che LG stava affrontando, in parte proprio a causa delle difficoltà nella produzione del dispositivo dovute alle complicazioni necessarie per costruirlo, ma soprattutto per il fatto che il pubblico sembra poco interessato ad acquistare un telefono a cui aggiungere in seguito componenti ed add-on anche di qualità come quelli sviluppati da LG con terze parti come Bang ed Olufsen. Neppure la possibilità di sostituire la batteria da soli con un modulo integrato senza usare cover “cammello” ha rappresentato un elemento vincente nella commercializzazione del prodotto.
Il rapporto di Electronic Times si basa su fonti del settore, che sostengono che LG si è resa conto che alle persone non interessa confrontarsi con la complessità insita nella modularità e nello scambio dei componenti; men che meno è interessata a spendere denaro aggiuntivo per i moduli.
Per questo motivo LG avrebbe deciso di seguire le richieste e le tendenze mostrate dagli utenti, piuttosto che perseguire ad ogni costo soluzioni innovative ma poco apprezzate a livello commerciale.
Con l’abbandono da parte di Google del Project Ara ed l’annuncio di LG, Lenovo resta l’unica azienda ad offrire uno smartphone modulare con il suo Moto Z, forse ad oggi il più potente dispositivo modulare realizzato nella breve storia di questo segmento.