Sviluppato da Giulio Giorgetti, Gatto Matto è un gioco a prima vista molto semplice rispetto ad altri concorrenti visti su iPhone e iPod Touch ma limitarsi a guardare le immagini sull’App Store potrebbe indurre idee sbagliate facendolo scambiare peri un gioco monotono, sciatto e senza alcun appeal magari storcendo ulteriormente il naso quando si scopre che l’applicazione è stata realizzata con GameSalad, tool parecchio accessibile e che permette a chiunque di sviluppare su dispositivi portatili Apple. Eppure, nonostante la grafica scarna e semplice e le meccaniche quasi banali, Gatto Matto diventa in breve tempo una piccola droga, un rivale da battere in un continuo susseguirsi di prove di rapidità, memoria e furbizia.
Schermata dopo schermata, viene chiesto di eseguire semplici azioni su schermo, che vanno dal toccare una o più volte alcuni oggetti, selezionarli nell’ordine richiesto o ricordare se un oggetto è apparso o meno nelle schermate precedenti. Gatto Matto è sadico e si diverte a prendere in giro il giocatore: gli oggetti cambiano posizione all’improvviso, scompaiono rapidamente, mentre ingannevoli giochi di parole dimostreranno quanto è sveglio. Più e più volte si finirà per sbagliare e dover ricominciare, mentre i nervi vengono messi a dura prova anche dalle battute e dalle frecciatine dell’odioso gatto protagonista.
Purtroppo l’applicazione non è esente da difetti: la musica assai ripetitiva porterà presto a zittire il proprio iPhone, mentre il sistema di salvataggio e checkpoint, nonostante sia stato rivisto con un recente aggiornamento, lascia ancora a desiderare. Al costo di 79 centesimi, tuttavia, Gatto Matto merita di essere acquistato anche solo per sfidare sé stessi sotto l’ombrellone: lo sviluppatore ha poi inserito nelle 80 schermate numerose sorprese e indizi per ricevere nuovi livelli e vari extra.