Il futuro cloud della Mela deve attendere: è questo in sintesi quanto rivelano alcuni anonimi addetti ai lavori a Cnet circa i piani di Apple per sbarcare con servizi completi iTunes forniti via server. Subito dopo l’acquisizione di Lala.com da parte di Cupertino numerose indiscrezioni preannunciavano una vera e propria rivoluzione non solo sul funzionamento di iTunes online ma anche per i sistemi di archiviazione e di fruizione dei contenuti da parte degli utenti. In pratica con la chiusura di Lala.com avvenuta il 31 maggio scorso e con l’integrazione del personale all’interno della struttura di Apple era stata prospettata per la Mela una rapida conquista del cloud. Nello scenario previsto dai rumors Apple avrebbe permesso agli utenti di conservare le proprie raccolte multimediali complete sui server di Cupertino. Questi file audio e video sarebbero così stati per sempre svincolati dai dischi fissi: film e musica trasmessi in streaming dai server risulterebbero disponibili sempre e ovunque, anche su iPhone, touch e iPad dotati di una quantità limitata di memoria a bordo.
Le nuove voci captate da Cnet, molto probabilmente tra gli addetti dell’industria musicale rivelano di nuovi incontri tra i dirigenti di Cupertino e i manger delle principali etichette discografiche. Apple durante questi summit avrebbe fatto sapere che la rivoluzione cloud non potrà avvenire così presto come inizialmente prospettato. Il posticipo sembra dovuto a questioni legali e anche a un diverso focus scelto dalla Mela. Attualmente Apple detiene numerose licenze musicali per la vendita online ma per offrire servizi in streaming e di memorizzazione sui server occorre rinegoziare nuovi contratti con le etichette. La seconda ragione del ritardo sembra invece dovuta a precise scelte di Cupertino: per diverso tempo gli ex dipendenti di Lala.com non avrebbero ricevuto direttive su come e dove indirizzare i nuovi sviluppi, mentre il focus si orientava prevalentemente sui servizi video. Cnet sostiene che Apple avrebbe imboccato questa strada a… freno a mano tirato per non arrivare sul mercato con una proposta e con servizi necessariamente limitati, una soluzione che non soddisferebbe né le etichette né gli utenti. Apple insomma non è disposta a presentarsi al mondo con una soluzione inferiore alle aspettative.
La dimostrazione di uno scenario tutt’altro che semplice e lineare, anche all’interno del campus di Cupertino, sembra poi confermata da una recente fuoriuscita: uno degli ex quattro fondatori di Lala.com avrebbe infatti recentemente lasciato il proprio incarico in Apple.
In definitiva tutte le problematiche e i punti che emergono dai nuovi rumors non significano necessariamente la fine delle ambizioni cloud di Apple, anzi. Gli ingranaggi sono stati messi in moto e gli investimenti a lungo termine sembrano proprio puntare in questa direzione, si pensi alla immensa server farm che Apple sta completando in North Carolina e che entrerà in funzione entro fine anno. Anche secondo diversi analisti il futuro della musica e dei video è online, solo che il passaggio richiederà più tempo del previsto.