Apple ha reclutato talenti di Imagination Technologies, l’azienda che fornisce i core grafici dei suoi processori della serie Ax di iPhone, iPad ma impiegati anche in Apple TV e Apple Watch. Ne parla Macrumors. citando vari profili su LinkedIn di dipendenti dell’azienda britannica passati armi e bagagli a Cupertino.
Per la Mela lavora ad esempio l’ex COO (direttore operativo) John Metcalfe, che ha lasciato la vecchia azienda a giugno e che ora nel suo curricula indica il titolo di Senior Director presso Apple, azienda dove avrebbe iniziato a lavorare da quattro mesi. Altri importanti ex dipendenti di Imagination sono: Dave Roberts, Jonathan Redshaw e Benjamin Bowman; un quarto ingegnere anche questo ora probabilmente in Apple è Simon Nield che questo mese ha ottenuto l’incarico di Design Manager. Cercando persone che hanno a vario titolo lavorato per Imagination Technologies e che ora lavorano per Apple, si trovano 25 differenti profili.
È lecito a questo punto pensare che la Mela abbia intenzione di creare un suo team di specialisti in chip grafici. Molti dipendenti continuano a lavorare da Londra mentre altri si sono trasferiti nel quartier generale di Apple in California. A Londra Apple avrebbe inoltre costituito un team per la creazione in proprio di GPU ma su quest’ultima indiscrezione non ci sono conferme.
Le competenze degli ingegneri specializzati in core grafici permetterebbero ad Apple un maggiore controllo nel design dei processori destinati ai dispositivi mobili, ottimizzando le performance in base alle proprie esigenze, con ovvi vantaggi per i futuri iPad, iPhone e altri dispositivi ancora. Ricordiamo che Apple possiede da tempo una quota di minoranza delle azioni di Imagination: per le prestazioni erogate di alto livello e soprattutto in termini di efficienza energetica e prestazioni grafiche erogate, i core grafici Imagination sono tra i più apprezzati nell’universo dei dispositivi mobile e non solo.
A marzo di quest’anno era anche circolata una voce secondo la quale Apple aveva intenzione di acquisire Imagination Technologies. L’indiscrezione era nata dopo le perdite sui risultati operativi dell’anno fiscale dell’azienda britannica che avevano portato alle dimissioni del CEO Hossein Yassaie. La Casa di Cupertino all’epoca aveva smentito le voci di acquisizione ma non aveva negato le indiscrezioni relative a colloqui spiegando poi di non volere “al momento” fare offerte.