I Galaxy Note 7 viaggiano come merce pericolosa per la quale serve un permesso speciale. È questa l’ultima umiliazione in ordine di tempo per lo sfortunatissimo terminale di Samsung che ha un problema di batteria che lo mette a rischio di esplosione. A segnalare la necessità per la società coreana di ricorrere al ministero dei trasporti americano al fine di rimpatriare i cellulari, il sito Fierce Wireless
Secondo le informazioni riportate, Samsung ha dovuto ottenere un serie di particolari documenti e ricorrere non al trasporto aereo ma a dei container che saranno specificatamente allestiti per contenere eventuali fiamme. Anche i contenitori dei singoli Galaxy Note 7 saranno predisposti ad hoc e consegnati a Verizon e Best Buy, due delle società che si stanno occupando della raccolta.
La PHMSA (Pipeline and Hazardous Materials Safety Administration) fa sapere che due permessi sono stati accordati a Samsung il 7 e il 15 settembre. Il primo prevede il trasporto di “una quantità limitata di dispositivi, con imballaggio esterno predisposto con involucro coibentato progettato per trattenere fuoco o fumo” e il secondo permesso è stato accordato per consentire “la raccolta via camion, treni o navi da carico di smartphone Samsung Galaxy Note 7 non ancora aperti in arrivo dai negozi” evidenziando che il trasporto via aerea non è consentito.
Chiunque recentemente ha avuto modo di viaggiare in giro per il mondo sa bene che varie linee aeree e autorità aeronautiche continuano a vietare l’uso o la ricarica dei Note7 a bordo, inclusi i modelli etichettati come “sicuri” da Samsung.
Nel frattempo le autorità statunitensi stanno indagando sul dispositivo “sicuro” esploso poco prima del decollo del volo Southwest Airlines 994 da Louisville a Baltimore. Secondo The Verge il dispositivo era spento nel momento in cui si è verificato l’incidente.
Elliott F. Kaye, CEO della potente Consumer Product Safety Commission (CPSC) statunitense, ha spiegato di essere in contatto sia con la FAA (l’agenzia federale statunitense per l’aviazione civile), sia con Samsung per indagare su quanto accaduto. La commissione è in contatto anche con altri clienti che hanno riportato problemi simili con i Galaxy Note7. La Commissione non si è ancora pronunciata e aspetta di mettere le mani sul dispositivo per capire le cause che hanno provocato il problema. Ricordiamo che anche in Cina (paese nel quale la casa coreana non ha eseguito nessun richiamo) nel frattempo si è verificato un caso di incendio provocato da un dispositivo la cui numerazione seriale rientra – teoricamente – tra quelle considerate finora sicure.
Come noto la casa sud coreana ha deciso di sospendere temporaneamente la commercializzazione del dispositivo in alcuni paesi e sta lavorando per offrire un prodotto sostitutivo che – almeno in teoria – dovrebbe essere esente dal problema (diciamo “almeno in teoria” perché sono stati segnalati inconvenienti anche con alcuni prodotti garantiti come esenti dai problemi).