Intel anticiperà il lancio dei primi processori basati sulla nuova architettura Sandy Bridge. L’annuncio ufficiale arriva direttamente da Paul Otellini, Ceo di Intel, durante la presentazione dei risultati del trimestre.
“Sono molto più entusiasta per Sandy Bridge rispetto a qualsiasi altro prodotto che la compagnia ha lanciato in diversi anni a questa parte” ha dichiarato Paul Otellini. Il dirigente ha precisato che la decisione di anticipare il lancio è stata presa dopo i commenti entusiastici su Sandy Bridge raccolti tra i primi tester e costruttori. Per raggiungere l’obiettivo Intel ha spinto al massimo i propri impianti con processo di costruzione a 32 nanometri inolotre incrementato gli investimenti di capitale dai precedenti 4,8 milioni di dollari agli attuali 5,2milioni di dollari.
Oltre al processo di costruzione a 32 nanometri la nuova architettura Sandy Bridge permetterà di incrementare il numero di operazioni eseguite per ogni ciclo di clock. I processori di nuova generazione integreranno in un unico die la CPU multi core, il core grafico di nuova generazione, il controller di memoria e molte delle funzioni del chipset e anche la memoria cache. Le frequenze di funzionamento interne non risulteranno, almeno inizialmente, molto superiori rispetto ai chip attuali ma la nuova architettura offrirà benefici in termini di prestazioni, inoltre le nuove CPU consumeranno meno energia.
Nonostante l’annuncio dell’anticipo i dirigenti Intel non hanno fornito una data precisa di rilascio: i primi processori Sandy Bridge saranno per sistemi desktop e anche notebook, gli altri segmenti di mercato seguiranno nei mesi successivi. Ora non rimane che aspettare per osservare le mosse di Apple: l’adozione dei nuovi processori Sandy Bridge rappresenta l’occasione ideale per un aggiornamento dei sistemi desktop e notebook della Mela, secondo alcune voci l’aggiornamento a Sandy BRidge potrebbe arrivare per i Mac nel 2011. In ogni caso l’elevata integrazione di Sandy Bridge solleva qualche dubbio sulle alternative disponibili per Cupertino.
Attualmente nei MacBook Pro da 13 pollici Apple ha scelto di rimanere sui Core 2 Duo e di non passare ai più recenti Core i3, Core i5 e Core i7 per abbinare un chipset con grafica integrata più potente e versatile della soluzione HD di Intel. La nuova generazione di CPU è stata invece adottata nei sistemi iMac e MacBook Pro di fascia superiore. Forse con Sandy Bridge Apple continuerà a fare lo stesso: la generazione Intel più recente per i sistemi di fascia alta, mentre un compromesso tra CPU Intel precedenti e soluzioni di terze parti per i sistemi entry level.
Ricordiamo che i primi segnali di novità in arrivo per le CPU Sandy Bridge è circolato pochi giorni fa con i nomi e le specifiche dei primi modelli attesi.