Approfittando della domenica di sole abbiamo voluto testare ulteriormente la nuova modalità “Ritratto” che Apple ha riservato ad iPhone 7 Plus con doppio obiettivo per capire il comportamento con foto scattate “al volo” o con soggetti in movimento e come sono coinvolti gli obiettivi nel rilevamento dei dati che conducono alla sfocatura delle aree dell’immagine in secondo piano.
Come accade con le foto HDR la modalità ritratto vi mostra sia lo scatto originale che quello “trattato” dalla modalità Ritratto così che possiate fare un confronto diretto per valutare l’intervento.
Le vostre personali conclusioni potete trarle dalla galleria che vi mostriamo qui sotto ma dall’esperienza con una piccola sessione all’aperto possiamo affermare che la capacità e velocità di elaborazione attuale permette di scattare vere e proprie “istantanee” con soggetti in movimento, foto con basse luci (non al riparo pero’ dalla grana).
Attenzione però, non sperate di poter gestire una immagine di soggetti in rapido movimento (il cliclista negli scatti fissati qui sotto) come fareste con una reflex; non potete fissare una posizione di messa a fuoco e aspettare che il soggetto entri in quell’area: qui il soggetto deve essere messo “a confronto” con le riprese delle due fotocamere nel’listante esatto in cui compare nella immagine.
Buoni risultati si ottengono quindi anche scattando “al volo” con il soggetto che si muove a passo d’uomo nella vostra inquadratura (i portabandiera della Marina) o state passando davanti ad un soggetto interessante (la bici nel prato) ma se il soggetto è un semplice podista che marcia a velocità sostenuta lo smartphone non riesce a combinare le immagini per gestire la sfocatura.
Come abbiamo già fatto notare nella precedente serie di immagini l’algoritmo è pensato per i ritratti e altri soggetti come la bici con l’erba sullo sfondo e soggetti naturali complessi mandano ovviamente in crisi il sistema.
Ma come funzionano le due fotocamere? Quella deputata allo scatto è ovviamente il medio tele da 56 mm che già ha una minor profondità di campo e lo smartphone la attiva, appena scegliete “Ritratto”, zoommando sullo schermo a 2X. Come accennavamo nell’articolo di ieri la fotocamera 28 mm funziona per acquisire informazioni ausiliarie e se provate a coprirla apparirà sul vostro schermo una scritta che vi avvisa della luminosità insufficiente per la ripresa che idealmente vi vede collocati a tra i 2 metri e 2.5 metri dal soggetto. Ovviamente se coprite il mediotele non vedrete più nulla.
Nelle foto della bambola di pezza che vedete in fondo alla galleria potete verificare come chiudendo l’obiettivo da 28 mm la sfocatura non si attivi e le luci della ripresa vengano completamente falsate.