È tutto vero: iPhone 7 vende meglio del previsto ma in totale venderà meno di iPhone 6s. A rialzare le previsioni di vendita e quantificare il totale è Ming Chi Kuo, l’analista di KGI Securities ormai considerato infallibile nel prevedere il futuro di Cupertino. Dai precedenti 65 milioni di pezzi, ora l’esperto indica un totale compreso tra 70-75 milioni.
Come già indicato da altri analisti, anche per Kuo il balzo è dovuto al problema batteria di Galaxy Note 7 che spinge più utenti dal phablet Samsung a iPhone 7s Plus. Il terminale più grande di Apple quest’anno vende meglio delle generazioni precedenti, con totali stimati pari al modello iPhone 7 4,7”, spinto soprattutto dalla presenza della doppia fotocamera.
Ma nonostante alcuni annunci trionfanti degli operatori, secondo Kuo la scarsità iniziale di iPhone 7 non è interamente dovuta alla domanda ma ha origini anche artificiali. Innanzitutto il numero dei paesi di lancio è aumentato dai 12 del 2015 ai 28 di quest’anno, imponendo così la suddivisione dello stock iniziale tra molte più nazioni. Ma i volumi iniziali di preordini degli operatori, secondo T-Mobile fino quattro volte superiori rispetto a iPhone 6s, sarebbero anche “gonfiati” dalle promozioni lanciate in contemporanea con i nuovi iPhone.
Ancora una volta il modello più gettonato sembra essere jet black con una richiesta stimata del 30-35% del totale nel mondo, che sale fino al 45-50% in Cina. La scarsità del lancio dipende anche da questo fattore perché la resa di produzione dei modelli nero lucido risulta bassa, quantificata con una percentuale compresa tra il 60-70%. In definitiva, oltre a tutte le ragioni riportate da 9to5Mac, Ming Chi Kuo ritiene che iPhone 7 vende meno di iPhone 6s. Questo sembra confermato anche dalle previsioni di Apple: nelle linee guida di bilancio la multinazionale di Cupertino prevede fatturati in calo rispetto al 2015.