IBM ha annunciato il passo successivo nel suo supporto al linguaggio Swift di Apple. Swift è ora ufficialmente disponibile su server, utilizzabile per lo sviluppo con il Bluemix Runtime.
In pratica gli sviluppatori possono creare app per iPhone, Mac e PC e costruire la parte server di queste app usando lo stesso linguaggio di programmazione, semplificando lo sviluppo e migliorando le performance.
Bluemix è la piattaforma cloud di IBM per lo sviluppo di app con servizi di runtime che consentono di acquisire e sfruttare Big Data provenienti da dispositivi mobili e social network, dispositivi IoT e altro ancora.
Mike Gilfix, VP di IBM responsabile MobileFirst e Smarter Process, intervistato da Computerworld afferma che ciò che permette di fare Apple con Swift è creare “grandi esperienze digitali” che consentono alla comunità di sviluppatori di innovare a un ritmo maggiore. Secondo Gilfix, Swift è uno dei fattori chiave per creare esperienze mobile di prim’ordine. IBM mette ora a disposizione complete suite di strumenti con supporto di Swift 3.0: il framework web Kitura, il Package Catalog, e Cloud Tools; lo Swift Package Catalog include i servizi Watson, DB2 e DashDB, Cloudant e Couchbase, ObjectStore e Apache Cassandra. È disponibile anche Swift Sandbox con il quale gli sviluppatori possono costruire codice server-based. Da quanto è stato lanciato, quest’ultimo strumento a detta di Gilfix, vanta milioni di righe di codice scritte da centinaia di sviluppatori in tutto il mondo.
Il cloud computing, una delle tecnologie più rivoluzionarie del decennio, sta ridefinendo il modo in cui le organizzazioni utilizzano i Big data, il mobile computing e altro ancora per sviluppare da app mobili interattive a dispositivi biomedici. Si calcola che per la fine di quest’anno, oltre un quarto di tutte le app – circa 48 milioni – sarà disponibile nel cloud e l’85 percento del nuovo software sarà costruito per il cloud.