Finalmente emergono i primi dettagli su quello che diventerà Apple Store Piazza Liberty, il primo store della Mela nel pieno centro di Milano. Come riporta il Corriere della Sera, l’ingresso sarà caratterizzato da un parallelepipedo alto 7 metri con cascate d’acqua, sufficientemente alto per sovrastare i palazzi esistenti e per risultare visibile a grande distanza, anche per le migliaia di persone, tra turisti e impiegati, che ogni giorno percorrono Piazza del Duomo e Corso Vittorio Emanuele.
Con l’unica differenza delle cascate, ma fontane e acqua sono presenti anche nelle immediate vicinanze del celebro cubo di cristallo, il progetto dell’Apple Store Piazza Liberty a Milano offre più di un richiamo al negozio Apple più famoso del mondo sulla Quinta Strada di New York. Ma Cupertino e lo studio dell’archistar Norman Foster, anche a Milano incaricato del progetto, sono sempre attentissimi a preservare e valorizzare cultura e architettura esistenti in ogni paese. Un’altra somiglianza con il cubo di cristallo: per accedere all’Apple Store Piazza Liberty dovremo percorrere una scalinata che porterà 8 metri sotto terra.
L’idea alla base del progetto era già stata annunciata un anno fa da Tim Cook «Lo store avrà un design incredibile, sarà un simbolo di apprezzamento verso la vostra cultura». I succosi dettagli pubblicati dal Corriere della Sera emergono grazie alla prima visione “pubblica” di progetto e rendering, presentati martedì 13 settembre per la discussione tra i dirigenti della multinazionale di Cupertino, Confcommercio e l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran.
Per realizzare l’opera Apple dovrà sventare completamente Piazza Liberty per un cantiere che si protrarrà per un anno. Così ora gli incontri puntano a trovare accordi e indennizzi per le attività presenti in Piazza Liberty che per il cantiere potrebbero veder limitato o ridotto a zero il proprio giro d’affari per il periodo della chiusura della piazza.
I primi giudizi sul progetto Apple sono tutti positivi. Per l’assessore all’Urbanistica «È indubbiamente bello. Speriamo ci siano le condizioni perché lo possano realizzare». E ancora «Il progetto è nell’interesse della città e del commercio, porta un indotto importante ma va trovata una mediazione, perché come tutti i cantieri metterà in crisi attività che hanno già pagato un prezzo importante non molto tempo fa» ha dichiarato Marco Barbieri, neosegratario generale di Confcommercio riportato dal Corriere della Sera. I riferimenti sono ai lunghi lavori di restyling conclusi nel 2014 che avevano costretto alla chiusura temporanea di attività ed esercizi di Piazza Liberty.
Mentre le parti cercano un accordo, rendering e progetto sono sottoposti alla valutazione della Soprintendenza. Se tutto procederà senza intoppi cantiere e lavori potrebbero già iniziare dopo Natale.