I problemi alle batterie che hanno obbligato Samsung a richiamare il Galaxy Note 7 potrebbero essere una manna dal cielo per Apple in concomitanza del debutto dell’iPhone 7 Plus. È quanto afferma l’analista Gene Munster di Piper Jaffray, spiegando che la problematica in alcuni tipi di batteria del dispositivo dei sud coreani, potrebbe portare il “vento in poppa” nelle vendite di Apple.
La vicenda batteria è un disastro dal punto di vista dell’immagine per Samsung, con l’azienda costretta a ritirare il prodotto a livello globale, poco prima dell’annuncio dei nuovi iPhone. La questione a quanto pare non è stata gestita troppo bene da Samsung al punto che la Consumer Product Safety Commission (CPSC), l’agenzia federale che negli USA si occupa della tutela e della sicurezza dei prodotti, aveva sollevato perplessità e ha costretto l’azienda a essere più chiara ed esplicita nell’organizzazione della campagna di richiamo. Secondo Gizmodo (che parla di “incubo” dal punto di vista della gestione della faccenda) a tutt’oggi non c’è molta chiarezza e nonostante Samsung afferma che è possibile restituire i dispositivi, la situazione sembra caotica, alcuni rivenditori non sanno bene come devono comportarsi e circolano voci di tutti i tipi, inclusa la possibilità di attivare per la prima volta il famigerato “Kill-Switch” (“l’uccisione” in remoto dei dispositivi).
Munster scrive che il richiamo di Samsung non poteva avvenire in tempi migliori di questi dal punto di vista di Apple e peggiore di questi dal punto di vista di Samsung. Munster ha analizzato i primi dati relativi ai pre-ordini degli iPhone 7. Per gli utenti che hanno acquistato negli USA l’iPhone 7 da 4.7″ i tempi di attesa previsti sono da una a due settimane; alla presentazione di iPhone 6 e 6s i tempi di attesa erano “da sette a dieci giorni” ma i pre-ordini dell’iPhone 6s furono attivati una settimana dopo la presentazione del dispositivo dando tempo ad Apple di predisporre le scorte e gestire le richieste. Agli utenti che lunedì 12 hanno pre-ordinato gli iPhone 7 Plus i tempi di attesa medi indicati sono “da due a tre settimane”, inferiori alle “3/4 settimane” che erano stati indicati quando lo scorso anno partirono i preordini di Phone 6 Plus and iPhone 6s Plus.
Secondo Munster i tempi inferiori di attesa indicati per gli iPhone 7 Plus sarebbero dovuti alla maggiore quantità di dispositivi che Apple ha chiesto di produrre, consapevole delle richieste che sarebbero arrivate. Per l’intero ciclo di vita dell’iPhone 7, secondo Munster Apple vedrà le vendite crescere dell’11% rispetto all’iPhone 6s. Un primo indicatore sulle performance di vendita dell’iPhone 7 arriverà a ottobre con il prossimo resoconto sugli introiti trimestrali. Apple tipicamente comunicava i dati dopo la prima settima dal lancio; quest’anno ha fatto sapere che non diffonderà i dati del primo weekend di vendite di iPhone 7. “Abbiamo esteso la distribuzione a vettori e rivenditori in centinaia di migliaia di posti nel mondo, siamo al punto in cui sappiamo da prima di prendere il primo pre-ordine, che esauriremo gli iPhone 7”, ha puntualizzato qualche giorno addietro un portavoce dell’azienda alla televisione statunitense Cnbc.