Nel giorno della presentazione di iOS 10 e iPhone 7 l’adozione di iOS 9 è arrivata all’88%, stando ai dati ufficiali diffusi da Apple. L’attuale OS è cresciuto di circa un punto percentuale rispetto al dato fornito tre settimane fa, un incremento che si rispecchia in un corrispondente calo di iOS 8 che nella stessa fascia temporale ha perso l’1% dell’utenza, passando dal 10 al 9%.
Quasi assenti i sistemi operativi più obsoleti, che vengono ormai raggruppati dal grafico in un trascurabile
3%. I dati forniti dalla multinazionale di Cupertino, e pubblicati regolarmente sul sito dedicato ai programmatori con aggiornamento quindicinale, sono basati sugli accessi ad App Store, rispecchiando così la base di utenza attiva, che usa regolarmente i propri dispositivi.
Impossibile fare un paragone con l’ultima distribuzione Android Nougat 7.0: Google non ha fornito dati ufficiali sull’adozione del nuovo sistema operativo, entrato nella fase di rilascio ufficiale da poche settimane, anche se c’è da scommettere che la percentuale si attesti sullo 0,1%. Volendo azzardare paragoni, è bene prendere come riferimento il “vecchio” Android 6.0 Marshmallow, la cui percentuale di adozioni è comunque attestata al 15,2 per cento, mentre Lollipop è fermo al 35,3%.
Ad ogni modo, il paragone iOS/Android è stato da sempre tormentato dalla estrema differenza con cui Apple e Google hanno deciso di gestire il proprio ecosistema e le distribuzioni. Mentre infatti Cupertino controlla l’intera esperienza dell’utente ed è in grado di spingere gli aggiornamenti del software iOS contemporaneamente a tutti i suoi clienti, su Android il sistema di aggiornamento è totalmente frammentato, e richiede certificazioni da parte di una moltitudine di produttori di chip e operatori.
A causa di ciò, molti, se non tutti i produttori di dispositivi Android, non si preoccupano di investire tempo e denaro nel rilascio di aggiornamenti software per i dispositivi già venduti, con pochissime eccezioni tra cui smartphone e tablet Nexus di Google, che gioco forza riescono a ricevere le ultime distribuzioni disponibili in tempi particolarmente celeri.