Negli Stati Uniti iTunes cresce e consolida la propria posizione come principale retailer per la musica digitale, allo stesso tempo perdono terreno sia i negozi tradizionali e le grandi catene per la vendita di CD, sia gli operatori mobile che vedono diminuire le vendite di suonerie digitali e brani. Il negozio online della Mela passa dal 21,4% del 2008 al 26,7% del 2009 una crescita ancora più rilevante se si tiene presente che nello stesso periodo tutte le altre più importanti realtà presenti nel settore delle vendite musicali in USA hanno perso quote.
L’analisi dettagliata delle vendite musicali in USA è presentata in un articolo della rivista specializzata in musica e spettacolo Billboard. Dalle percentuali riportate emerge il ridimensionamento costante dei ruoli. I negozi specializzati e le grandi catene, che fino a pochi anni fa rappresentavano il grosso delle vendite musicali con i CD, perdono quote: i primi 20 sul mercato contavano per l’88% del mercato nel 2008, poi sceso all’85% nel 2009, una inversione di tendenza mai osservata. Il cambiamento è visibile anche nella vita di tutti i giorni: Walmart e Best Buy due delle più importanti catene retail diminuiscono lo spazio di vendita dedicato ai CD.
Le cose non vanno meglio per gli operatori mobile con la vendita di suonerie e di brani digitali, entrambi in calo. Secondo i numeri riportati da Billboard Verizon, Sprint, T-Mobile, AT&T e il fornitore di contenuti Zed passano dal 6,6% del 2008 al 4,9% del 2009.
Tra i negozi digitali che spuntano percentuali positive c’è anche Amazon che passa dal 4,9% del 2008 al 7,1% del 2009, in questa percentuale però ben il 5,8% del totale è rappresentato dalle vendite di musica su CD. L’andamento è positivo ma inferiore alle grandi aspettative delle case disco grafiche, da sempre alla ricerca di una valida alternativa da contrapporre al successo di iTunes.