Il richiamo volontario che Samsung Electronics ha annunciato per il Note 7 dopo che su alcuni dispositivi è stato riscontrato un grave problema con le batterie, costerà un bel po’ ai sud coreani: circa 1 miliardo di dollari secondo le stime riportate da Bloomberg.
Il momento nel quale il problema è emerso, non poteva essere peggiore per Samsung: lo smartphone era stato presentato in anticipo rispetto all’iPhone 7, pensato anche come concorrente del futuro dispositivo di Apple ma quanto accaduto rischia di trasformarsi in cattiva pubblicità e invogliare gli utenti che avevano intenzione di acquistarlo, a pensare ad altri marchi e modelli.
“Il potenziale danno alla reputazione è di gran lunga superiore alle perdite finanziarie a breve termine” dice Chang Sea Jin, professore della National University di Singapore. Stime del Credit Suisse Group, Daishin Securities e Pelham Smithers Associates prevedono per il richiamo costi intorno a 1 miliardo di dollari o poco meno. Dal punto di vista dell’impatto finanziario, Koh Dong Jin, a capo della divisione smartphone di Samsung, ha parlato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Seoul di “importo devastante”.
Lo scorso anno Samsung aveva avuto un problema con lo schermo curvo del Galaxy S6 edge, inconveniente che influenzò le vendite. Per gli analisti è facile predire che, se l’azienda non risolverà la questione rapidamente, un simile destino toccherà anche al Galaxy Note 7. In gioco non solo i conti ma anche e soprattutto l’immagine dell’azienda.