Samsung ha confermato il richiamo dei Galaxy Note 7 in seguito ad un grave problema con la batteria che ha provocato la combustione di alcuni dispositivi. Il nuovo smartphone era stato lanciato meno di un mese addietro ma alcuni utenti avevano lamentato problemi con le batterie: alcune di queste avevano preso fuoco, altre erano esplose durante la ricarica. La società ha indagato sull’accaduto; finora sarebbero stati identificati in tutto 35 casi di malfunzionamento ma al fine di evitare potenziali problemi molto più gravi, l’azienda preferisce effettuare un richiamo su base volontaria dei Samsung Galaxy 7 già venduti, spiegando che ulteriori dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.
Samsung afferma di aver venduto 2.5 milioni di questi dispositvi. Questi dovranno essere sostituiti con dispositivi nuovi, con batteria esente dal problema. L’azienda sud coreana finora aveva spiegato di aver interrotto temporaneamente le spedizioni del dispositivo, indicando vagamente le motivazioni con la necessità di “condurre ulteriori test sulla qualità”.
Samsung produce le celle delle batterie agli ioni di litio ma l’assemblaggio della batteria (completa di tutti gli altri elementi) è affidato a una diversa azienda. Sembra – non ci sono al momento comunicazioni ufficiali – che il problema dei Galaxy Note 7 si sarebbe verificato sui dispositivi con le batterie assemblate dal fabbricante ITM Semiconductor.