C’è una differenza antropologica fra chi prende iPhone e chi prende iPad? Forse sì, anche se magari si tratta di una differenza di uso e non di persona (molti utenti iPad sono in realtà già utenti iPhone).
Sarà lo schermo di maggiori dimensioni, sarà la novità che ha attratto l’attenzione di più di un milione di acquirenti “più consapevoli tecnicamente” e quindi più portati ad esplorare funzionalità avanzate, fatto sta che iPad è in proporzione più usato per applicativi di tipo lavorativo, destinati alla produttività, mentre il “piccolo” iPhone e il suo fratello muto iPod touch sono in proporzione più amati da chi gioca.
L’analisi è stata fatta da AppShopper, che ha monitorato gli acquisti fatti da chi ha iPad (e quindi accede a una sezione differente di App Store) rispetto allo storico dei dati accumulati con iPhone e iPod touch. Le applicazioni di gioco, che sono solo il 15% del totale di apps per iPhone, vengono scaricate a tal punto da essere il 54% delle prime 100.
Invece, nel più ristretto bacino di utenza di iPad (un milione e spiccioli apparecchi contro 85 milioni tra iPhone e iPod touch) le apps che vanno per la maggiore adesso sono quelle per la produttività. In proporzione, anche qui: il 29% delle app sulle prime 100 sono giochi, ma sono il 25% invece di tutte le apps per iPad. Invece, le apps per la produttività sulle prime cento sono il 19%, ma rappresentando una popolazione di appena il 5% delle app in totale.
Migliori opportunità di lavoro offerte dal maggiore schermo di iPad, oltre a una demografia degli acquirenti più orientata alle attività professionali (sono prevalentemente adulti, in questa fase).