Piccoli cambiamenti che non sono per niente casuali: Apple nasconde, nella funzionalità come iPod del suo iPad, la modalità Shuffle, cioè rimescolamento (pseudo) casuale dei brani. Era quello che ha ispirato la rivoluzione di “life is random” e la conquista del mercato dei lettori digitali più semplici con l’umile “barretta di chewing-gum”, come venne soprannominata la prima generazione degli economici iPod Shuffle. Per vedere l’opzione shuffle si devono fare più passaggi: lanciare la lista delle canzoni e “tirarla” giù per veder apparire il tasto con le due frecce incrociate oppure da dentro una playlist fare doppio tap sulla copertina a pieno schermo per farla girare e rivelare l’elenco dei brani. In precedenza tutto questo su altri prodotti Apple è assai meno complicato; c’è infatti una semplice opzione.
Apple oggi assegna invece una funzione preminente solo alla funzione Genius, il comando presente nel cruscotti digitale di iPad con un grande bottone dedicato (nell’app iPod) che fa capire quanto Apple stia apprezzando e utilizzando il suo sistema di gestione della casualità per affinità, costruito con l’algoritmo segreto che analizza gusti e preferenze musicali per suggerire abbinamenti e magari anche nuovi acquisti.
Il tempo della “Life is random” è passato. È stata un’epoca piena di soddisfazioni e di coraggio: partita quando il successo di iPod cominciava ad assumere contorni epocali (prima con il lancio del classico per Mac e anche per Pc, ma poi con il nano), lo shuffle ha fatto la differenza e conquistato il restante 30% del mercato che era caratterizzato da prezzi bassissimi. Tra l’altro, secondo gli intenditori, l’elettronica utilizzata sul primo shuffle è stata superiore per la resa musica a quella di molte altre generazioni di apparecchi. Una sorta di perla rara, insomma, che oggi non si fa rimpiangere vista la freschezza e potenza dei nuovi apparecchi.
Quel che si rimpiange, invece, è la funzione anarchica e coraggiosa, che nella pubblicità di Apple ha caratterizzato un’epoca e una generazione. Oggi non è più “random”, oggi è “genius”; addio al caso, benevenuto alla genialità e alla razionalità . Il senso cambia, il divertimento per fortuna aumenta e basta.