Xiaomi continua a perdere terreno in Cina, mercato da sempre fonte di successi per il marchio cinese, evidenziando il fallimento di una strategia “online only” che aveva invece fatto inizialmente la fortuna nel brand.
Gli ultimi dati di IDC presentano una crisi evidente per Xiaomi: l’azienda è scivolata al quarto posto nelle spedizioni degli smartphone durante il secondo trimestre del 2016 dietro a Huawei, Oppo e vivo.
Sono proprio queste due ultime aziende a rappresentare le principale minaccia per Xiaomi; riportano infatti una crescita di volumi rispettiva del 124 e dl 74 per cento, rispetto allo scorso anno, mentre Xiaomi registra un calo di quasi il 40% rispetto al secondo trimestre del 2015.
Come già prima Huawei, Oppo e vivo hanno utilizzato una strategia promozionale antitetica a quella di Xiaomi, facendo grande affidamento nelle partnership con la grande distribuzione fisica, sfruttando canali di promozione tradizionali e l’uso di testimonial e celebrità. Soluzioni che hanno garantito una rapida ascesa per i dispositivi, in particolare per l’Oppo R9.
L’azienda dei Mi ha invece sempre scansato i canali promozionali tradizionali e le collaborazioni con operatori e negozi fisici, prediligendo la promozione online e la il passaparola sui social. Strategia che inizialmente ha pagato, consentendo di risparmiare costi di marketing e mantenere basso il prezzo dei dispositivi.
Oggi questa strategia sembra non essere più profittevole e l’azienda ha iniziato a concedere più spazio a forme di pubblicità più classiche, con poster e pubblicità che iniziano ad apparire anche ai bordi delle strade, oltre al recente annuncio secondo cui Xiaomi si appresterebbe ad aprire centinaia di store fisici in giro per il mondo.