Il presunto clone acquistato in Giappone era un falso. Ecco la notizia, non troppo sorprendente, emersa nel corso della notte a margine della sempre più intricata vicenda che ha preso le mosse con il ritrovamento in un bar di San Josè di quello che appare essere un iPhone di quarta generazione.
Ad ammettere che il clone fotografato nelle mani di un misterioso utente spagnolo e con il quale si doveva spiegare l’esistenza di un telefono che sembra essere il nuovo iPhone è frutto di un esercizio con Photoshop, è lo stesso sito AppleSfera che ne ha avuto la conferma dall’autore. Sospetti che si potesse trattare di un falso erano emerse già ieri sera e avanzate anche da Macitynet alla vista della qualità degli scatti e per il fatto che le immagini non davano una risposta alle domande sorte intorno all’iPhone smarrito al bar, domande che nel corso delle ultime ore si sono fatte sempre più numerose mentre si sta catalizzando una serie di indizi che sembrano rafforzare la tesi di chi ritiene quel dispositivo se non altro un vero prototipo del prossimo iPhone.
Tra coloro che stanno dando credito al ritrovamento di un prodotto reale uscito da qualche laboratorio di Cupertino c’è Daring Fireball che sottolinea la strana superficie in vetro che si nota sul retro del dispositivo. L’elemento di cui anche il nostro sito aveva scritto nel corso della giornata di ieri secondo John Gruber sarebbe una delle caratteristiche reali, riferite da alcuni insider, del nuovo iPhone “e questo, ma non solo questo, mi inducono a pensare che quello sia realmente un prototipo del nuovo telefono”, dice Gruber. Nel suo blog il giornalista ricorda il brevetto Apple per una copertura in Zirconio, un materiale sintetico radio-trasparente capace di migliorare la capacità di trasmissione del telefono. Il retro del presunto prototipo, apparentemente vetroso, potrebbe essere proprio zirconio.
A sua volta Engadget pubblica quella che sembra essere una convincente prova che un dispositivo molto simile a quelle trovato nel bar di San Josè è nelle mani di Apple. Si tratta delle foto di iPad apparsa poco prima della presentazione avvenuta a fine gennaio; in quella immagine si vedeva un iPhone appoggiato sopra l’iPad; dando un sguardo accurato alla foto (qui accanto) si nota come alla base del telefono collocato all’interno di una custodia, emerga una parte in alluminio apparentemente identica a quella che appare alla base del presunto prototipo. In alto a destra c’è poi un altro dispositivo che sembra ricordare ancora più da vicino il telefono al centro della controversia. Lo dimostra il bordo squadrato in alluminio.
Infine nel corso della notte nel forum di Macrumors è apparsa una serie di immagini di alcune componenti del presunto nuovo iPhone. Uno degli elementi, in particolare, segna la parentela con il telefono del bar di San Josè: il bordo in alluminio squadrato (foto qui sotto).
Questo dettaglio di design è stato al centro di numerose controversie con sono rimbalzate anche nella nostra redazione sotto forma di email. Diversi nostri lettori sottolineano come Apple sia oggi tendenzialmente orientata a ridurre le componenti del case usando la tecnologia Unibody presente su un largo numero di dispositivi; il presunto nuovo iPhone pare invece realizzato in diverse parti inclusa una cover posteriore che sembra addirittura removibile per dare accesso alla batteria, fatto del tutto inusuale nel mondo Apple più recente. Nonostante queste considerazioni siano corrette nel loro asserto generale, va preso nota che iPhone è un prodotto molto diverso dal resto della gamma Mac per il quale potrebbero essere prese strade di design altrettanto diverse. In secondo luogo il bordo squadrato è un tratto presente in diverse creature di Jonathan Ive dai nuovi iMac allo stesso iPad e anche se è vero che il tablet ha il retro in alluminio monolitico che sale a formare i bordi quadrati mentre l’iPhone delle immagini ha un vero e proprio bordo che non include la parte posteriore, questo potrebbe essere dovuto alla volontà di creare lo sportello removibile.
Infine non si deve dimenticare che se davvero quello smarrito in un bar San Josè, ammesso che si tratti davvero di un iPhone, è un prototipo, è stato realizzato per essere accessibile e certamente non è nella sua forma definitiva. Realizzato in maniera semi-artigianale, senza gli affinamenti di design della versione finale, in forma definitiva potrebbe anche avere un aspetto diverso e soluzioni di design diverse.
Alla luce di tutto questo potrebbe essere una buona idea sospendere ogni giudizio risolutivo sulla veridicità di tutta la storia che è sicuramente intricata e intrisa di elementi controversi, ma altrettanto certamente non si può liquidare come una delle tante bufale che rimbalzano qui e là su Internet per la complessità degli elementi in gioco e alcuni indizi che sembrano molto solidi.