In occasione delle Olimpiadi di Rio 2016 Google ha diffuso un spot Google Foto, mostrando le pene e le difficoltà di tutti gli utenti dotati di uno smartphone con soli 16 GB di memoria, come ad esempio un iPhone nella sua versione “minima”.
Nello spot si vedono diverse situazioni in cui gli utenti si mettono in posa o scovano uno scatto più o meno imperdibile, salvo essere colti alla sprovvista dall’avviso di spazio di archiviazione esaurito, in particolare l’avviso di iOS, che molti avranno visto apparire più di una volta sui loro display.
Alcuni scatti mancati sono abbastanza ordinari mentre altri arrivano sul più bello e fanno capire la frustrazione che potrebbe agitare un fotografo mentre sta per immortalare una splendida uscita dall’acqua di una balena o a pochi istanti dal catturare la comparsa di un mitologico Bigfoot.
Nonostante a fine spot si veda apparire un Nexus P, con la presenza degli avvisi di iOS viene da pensare che Google abbia preso di mira con buona probabilità un iPhone da 16 GB, il più debole in termini di spazio di archiviazione e quello che potrebbe prima degli altri raggiungere l’esaurimento dei GB disponibili.
Da tempo gli utenti della Mela richiedono l’eliminazione del taglio minimo da 16 GB per lo smartphone, che potrebbe arrivare con il nuovo iPhone 7, mentre per buona parte degli utenti Android il limitato spazio di archiviazione viene spesso risolto con l’uso di una scheda micro-SD, ad espansione della memoria interna.
Tutto ciò per pubblicizzare una delle più interessanti opzioni di Google Foto: la funzione automatica che libera spazio sul dispositivo cancellando le foto di cui Google Foto ha già effettuato il backup automatico, strumento – disponibile sia per Android, sia per iOS – che a certe condizioni è gratuito ed illimitato.
Anche Apple dispone della stessa funzione di backup dei ricordi video e fotografici su iCloud per liberare la memoria ma diversamente da Google lo spazio messo a disposizione da Apple è limitato e tutti coloro che vogliono scattare e salvare moltissime foto e video online si ritroveranno prima o poi a dover pagare un abbonamento. Qui di seguito lo spot Google Foto.
