I netbook stanno già cominciando a sentire il peso della concorrenza con iPad e con tutti i cloni che prima o poi (più prima che poi) arriveranno sul mercato? La domanda è legittima dopo la pubblicazione delle cifre pubblicate da IDC che, per la prima volta nella pur breve storia di questa particolare classe di computer, segnalano un forte rallentamento della crescita passato dal +872% dello scorso anno al +33,6% di quest’anno.
Le ragioni per le quali, dalle indagini di mercato degli ultimi mesi, il pubblico sembra avere raffreddato il suo interesse per questo tipo di dispositivi non è, probabilmente, l’arrivo di iPad, ma in alcune delle caratteristiche degli stessi Netbook che sembrano non soddisfare i clienti: sono poco potenti, hanno tastiere piccole, spesso presentano sistemi operativi poco famigliari e non sono in grado di far girare applicativi comuni. Insomma, una volta catturato il cliente con il prezzo, faticano a conquistarlo realmente; per giunta, ora che il mercato sembra essere sollevato dalla grande depressione che aveva trovato nei Netbook un elemento di sollievo se non altro numerico nelle vendite dei produttori di PC (26% del mercato totale dei PC per il periodo di Natale), anche chi costruisce queste macchine comincia a chiedersi se il modello economico che affida a portatili con margini di profitto di qualche dollaro che cannibalizzato il mercato dei laptop “full featured”, il compito di sollevare le sorti dei bilanci sia davvero strategicamente la soluzione da perseguire.
Non è la prima volta che IDC sottolinea uno scenario non positivo per il futuro dei Netbook e non è neppure l’unica società di ricerca al mondo ad esprimere dubbi sulla sostenibilità del sistema che affida a questi mini-portatili un ruolo primario nel futuro dell’informatica mobile. Anche Gartner ha spesso espresso cautela sulla possibilità che ci sia una mutazione genetica del sistema dei laptop, con un abbandono dei laptop propriamente detto in favore dei netbook. Ora però queste impressioni, oltre che dalle previsioni di vendita per il 2010, sono confermate anche dagli ordinativi presso i produttori di componentistica come gli LCD. Aziende primarie come HP e Dell starebbero dirottando il loro interesse verso altri mercati come quello dei tablet capaci di produrre profitti maggiori e di offrire una esperienza d’uso più soddisfacente.
Anche chi costruisce alcuni dei migliori Netbook al mondo, come Sony, sembra ora dubbioso: “i netbooks stanno perdendo il fattore novità e l’industria – dice Michael Abary, senior vice-president della società giapponese citato da Businessweek – e tutti stanno cercando di capire dove andrà il mercato”. La direzione, in realtà, sembra piuttosto chiara come dimostra una indagine svolta da Pricegrabber dice che un quinto dei potenziali acquirenti di un Netbook ora è intenzionato ad acquistare un iPad. Visto che sul mercato arriveranno anche molti altri produttori con proposte tecnologicamente simili, siamo di fronte ad un trend che si annuncia potenzialmente preoccupante per il mercato dei netbooks.
Diciamo preoccupante e non devastante perché, in realtà, almeno per il 2011 non i Netbook continueranno a dominare dal punto di vista numerico. La stessa IDC prevede vendite per 47 milioni di pezzi contro i 15 dei tablet; il sorpasso è quindi ancora abbastanza distante, ma quel che è certo è che quello scenario in cui sembrava che il mondo dei computer dovesse diventare il mondo dei Netbook sembra più che improbabile, impossibile.