Gli osservatori del mondo della Mela d’oltre oceano sono impegnati in diverse occasioni ogni mese nell’analizzare i nuovi, super dettagliati brevetti forgiati nella fucina di Cupertino. In queste ore l’ufficio statunitense che si occupa dei brevetti e dei marchi di fabbrica ha reso pubblico un nuovo brevetto in cui Apple descrive nei minimi dettagli la soluzione “unibody” per la costruzione dello chassis dei MacBook.
Oggi utenti e appassionati conoscono praticamente tutto sulla soluzione unibody grazie ai filmati e alle numerose informazioni divulgate da Cupertino. Il dettaglio interessante che emerge dal nuovo brevetto però riguarda una serie di dispositivi che in futuro potrebbero essere realizzati con questa soluzione. Infatti, mentre il brevetto si riferisce ai MacBook di ultima generazione, così come riporta Macnn, alcuni schemi e spiegazioni riguardano direttamente un nuovo iPod.
Dalle foto degli schemi che circolano in Rete sembra trattarsi di un nuovo iPod classic, incluso il touchpad rotondo di controllo. Invece dello chassis realizzato con materiali diversi come avviene ora, il nuovo classic è ottenuto da una lastra unica di metallo, in pratica l’applicazione dell’unibody anche per gli iPod. Il nuovo brevetto di Apple si spinge oltre includendo nell’elenco dei dispositivi che possono essere costruiti con l’unibody pressoché qualsiasi dispositivo digitale, portatile e non. Lettori portatili da tasca e miniaturizzati, dispositivi per l’auto, console di gioco, visualizzatori di immagini digitali, foto e videocamere, dispositivi che svolgono una sola precisa funzione o che ne integrano diverse, inclusi i dispositivi non ancora esistenti ma che possono essere realizzati unendo una o più funzioni di quelli già in circolazione. L’elenco è lungo e lo è ancora di più la descrizione minuziosa realizzata dai progettisti e dai legali di Cupertino.
Non sempre i dispositivi raffigurati negli schemi dei brevetti di Apple vengono poi realizzati e commercializzati, quindi è difficile stabilire se vedremo in futuro iPod unibody, anche se l’ipotesi non sembra remota. Concludiamo con una curiosità : contrariamente a quanti molti credono l’ultima generazione di portatili della Mela non è la prima applicazione della soluzione Unibody. Il primo vero esperimento, se così può essere definito, è stato il MacBook Air. Solo grazie alla tecnologia unibody gli ingegneri di Cupertino sono riusciti a creare un portatile allo stesso tempo estremamente sottile e solido. Alla presentazione del primo MacBook Air però Apple non ha pubblicizzato la soluzione, probabilmente per mantenere una certa riservatezza prima di estenderla all’intera gamma di portatili.