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Intel presenta in Italia i processori Xeon 7500 e Xeon 5600

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I nuovi Xeon sbarcano in Italia. Questa sera a Milano Intel ha ufficialmente presentato i processori delle nuove famiglie Xeon 7500 e anche Xeon 5600. in un incontro molto partecipato cin folta rapperesentanza della stampa e numerosi manager Intel a spiegare le innovazioni introdotte da questi nuovi chip di grande interesse anche per il mondo Mac ed Apple. Come noto, infatti, la Mela usa per i suoi Mac Pro da sempre processori Xeon della stessa classe di quelli presentati questa sera nel capoluogo lombardo.

Ad introdurre la presentazione che si è svolta al Blue Note, sono stati Nicola Procaccio Responsabile Comunicazione di Intel per Italia e Svizzera che ha passato la parola a Carmine Stragapede, Telecom & Enterprise Ecosystem Manager e anche Andrea Toigo, Enterprise Technology Specialist.

I due dirigenti Intel hanno presentato la nuova famiglia di processori Xeon 7500 series che per la prima volta porta l’architettura Nehalem nel settore enterprise e nei computer ad elevate prestazioni. Per le CPU di questa famiglia Intel dichiara prestazioni fino a 3 volte superiori rispetto ai processori della generazione precedente e l’integrazione di oltre 20 nuove funzionalità per quanto riguarda l’affidabilità.

Server e computer ad alte prestazioni da 2 fino a 256 processori
Si tratta di una architettura completamente nuova e molto flessibile che permette di realizzare sistemi da 2 fino a 256 processori. Il balzo in termini di prestazioni rispetto al passato è notevole e in grado di ridurre sensibilmente i costi di hardware, gestione e alimentazione rispetto ai server e anche ai mainframe oggi impiegati nelle imprese per tutti i compiti più delicati. Andrea Toigo ha dichiarato che rispetto ai sistemi enterprise basati su processori Intel di 5 anni fa, con un solo server basato sui nuovi processori è possibile sostituire fino a 20 server precedenti. In questo scenario il risparmio nei costi energetici potrebbe arrivare fino al 92% mentre, tenendo in considerazione i costi di raffreddamento, licenze e così via, il ritorno della spesa può essere completo già entro un anno dopo l’acquisto.

Tra le oltre 20 nuove funzioni integrate per migliorare l’affidabilità ricordiamo la Machine Check Architecture Recovery. Si tratta di una funzione che permette al processore di lavorare con il sistema operativo e al gestore di macchine virtuali per correggere errori di sistema altrimenti fatali, un meccanismo che finora era presente solo nella famiglia di processori Intel Itanium e nei processori RISC. Tra le novità più importanti ricordiamo anche le tecnologie Intel Virtualization e FlexMigration che rispettivamente migliorano le prestazioni per i sistemi virtuali e permettono la migrazione a caldo dei sistemi virtuali.

I numeri di Xeon 7500 series
Il balzo delle prestazioni dei nuovi Xeon 7500 è reso possibile dal canale di collegamento QuickPath Interconnect, dalla possibilità di gestire una memoria di sistema fino a 4 volte superiore rispetto agli Xeon 7400. In particolare una piattaforma a 4 CPU con Xeon 7500 è in grado di gestire fino a 16 terabyte di RAM. I processori Intel Xeon 7500 series sono disponibili in versioni quad, sei e otto-core con il doppio di thread grazie alla tecnologia Intel Hyper-Threading. Nelle configurazioni più potenti la frequenza massima arriva a 2,66GHz mentre la memoria Intel Smart Cache fino a 24MB, 4 collegamenti QPI ad alate prestazioni e Intel Turbo Boost per l’incremento della velocità di clock quando i core non sono tutti utilizzati a pieno regime. L’annuncio dei primi sistemi basati su Xeon 7500 è atteso nelle ore e nei giorni immediatamente successivi al lancio di oggi.

Xeon 5600 series
Nell’evento di oggi i dirigenti Intel hanno presentato i nuovi processori della famiglia Xeon 5600 Series, anche se ufficialmente il lancio di queste CPU è già avvenuto due settimane fa. Questa famiglia è costruita con tecnologie a 32 nanometri e il costruttore dichiara prestazioni fino al 60% superiori a quelle dei processori della generazione precedente. Il passaggio al processo costruttivo a 32 nanometri assicura una elevata efficienza energetica, inoltre questi processori offrono nuove tecnologie per garantire la sicurezza e l’integrità dei dati.

In particolare ricordiamo la tecnologia AES-NI integrata che può già essere sfruttata oggi con i software esistenti, in grado di velocizzare sensibilmente tutte le operazioni di crittografia e decrittografia in diverse applicazioni, per esempio per i database, per la codifica dell’intero disco e per le transizioni sicure online. La nuova tecnologia Intel TXT invece offre una maggiore sicurezza per i dati in transito su Internet e negli ambienti cloud, oltre a proteggere le applicazioni che vengono trasferite tra server virtualizzati.

La versione quad-core del processore Xeon 5600 series opera a 3,46 GHz con un TDP di 130 watt, mentre la versione a sei core raggiunge i 3,33 GHz con un TDP di 130 watt. Le versioni a sei core opereranno a 2,93 GHz con un TDP di 95 watt, mentre il processore quad-core standard raggiunge i 2,66 GHz a 80 watt. Le versioni a basso consumo del chip saranno caratterizzate da TDP di appena 60W e 40W e saranno dotate rispettivamente di sei e quattro core.

Ricordiamo che secondo le più accreditate indiscrezioni sono proprio gli Xeon della serie 5600 i processori destinati a finire nei Mac Pro.

I nuovi Xeon 7500 Series sul banco di prova

Al termine della presentazione ufficiale di Intel sono saliti sul palco tre società che hanno potuto sperimentare direttamente nuovi server basati sui nuovi Xeon. Marco Grossi del Gruppo Unipol ha confermato l’elevata capacità dei nuovi server di gestire più macchine virtuali, offrendo prestazioni superiori e allo stesso tempo riduzione nei consumi di energia. Mentre i sistemi basati su Xeon 7100 del 2700 ora gestiscono 15 macchine virtuali per ogni server a fronte di consumi elevati anche in fase di scarso utilizzo, con i nuovi sistemi è stato possibile virtualizzare 60 macchine su un solo server, con un incremento di prestazioni operative di circa 4 volte superiore. I nuovi server inoltre sono in grado di adeguare i consumi di energia in base al carico di lavoro.

Il secondo testionial è stato Fiat Powertrain con Paolo Vallotti, Chief Techology Officer. Dai test con applicazioni e utilizzi reali è stato calcolato che con i nuovi sistemi Xeon 7500 è possibile utilizzare sistemi per un totale di 32 processori, in sostituzione dell’attuale struttura hardware composta da 71 processori in totale. Il risparmio possibile nei costi di gestione è stato calcolato nell’ordine del 30% fino al 40%, mentre il risparmio calcolato sale fino al 50% per quanto riguarda l’hardware, la manutenzione e il costo delle licenze per i software.

L’ultimo testimonial è stato BTicino con Alessandro Volonteri: anche in questo campo di applicazione è stato possibile dimezzare il numero dei server, che sono passati da 4 a solamente 2. Il dimezzamento dell’hardware è stato possibile per la gestione delle macchine virtuali con VMWare. Nei test eseguiti per la gestione di Oracle l’intensità del carico di lavoro delle CPU ha mostrato differenze sostanziali. Mentre i processori delle macchine precedenti lavorano sempre a pieno regime, le nuove macchine mostrano una percentuale di utilizzo della CPU minimo, quasi inavvertibile. I responsabili IT di BTicino hanno calcolato che con i nuovi server basati su Xeon 7550 è possibile gestire un carico di lavoro fino a 25 volte superiore a quello attualmente gestito dall’hardware precedente.

I nuovi Xeon di Intel saranno utilizzati da Apple per il rinnovo dei Mac Pro?
A margine della presentazione di questa sera Macitynet ha chiesto alcune delucidazioni sui nuovi processori ad Andrera Toigo, Enterprise Technology Specialist per Intel. Alcuni giorni fa le indiscrezioni su Internet riportavano come imminente il lancio da parte di Cupertino di un nuovo Mac Pro con processore Intel Core i7-980 Extreme Edition. Molto simile ai nuovi Xeon 5600 anche questo è costruito a 32 nanometri e integra 6 core di calcolo per offrire il massimo delle prestazioni nei PC estremi. A differenza degli Xeon 5600 e Xeon 7500 però il Core i7-980 Extreme può essere installato solo in configurazioni a singolo processore, un dettaglio tecnico confermato da Andrea Toigo. Così esaminando le informazioni disponibili sembra svanire la possibilità per Apple di adottare la CPU Core i7 Extreme per il rinnovo dei Mac Pro. 

Anche storicamente la scelta di Apple per i Mac Pro è sempre ricaduta sui processori Intel Xeon di fascia professionale, un altro dettaglio che spinge in questa direzione. A partire dalle ore 21 di martedì 30 marzo, il momento esatto del lancio mondiale dei nuovi Xeon, i costruttori inizieranno a presentare le proprie soluzioni basate sui nuovi processori. Questo significa che il conto alla rovescia per un nuovo Mac Pro è appena cominciato e, con ogni probabilità, significa anche che nel nuovo top di gamma di Apple troveremo senz’altro uno dei nuovi Xeon annunciati oggi dal gigante di Santa Clara. Qui in basso inseriamo due immagini del die dei nuovi Xeon 7500 series e una immagine del wafer.

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