Non ci è andata piano Samsung con il lancio del nuovo Galaxy Note 7, nuovo phablet top di gamma della multinazionale sud coreana. Un evento in diretta streaming che, da New York, è stato trasmesso nelle sedi Samsung di tutto il mondo.
Macitynet era in prima fila nel palazzo Samsung di via Mike Buongiorno a Milano, per scoprire tutte le caratteristiche tecniche dell’ultimo nato (raccolte qui) ma anche per raccontarvi le prime impressioni sull’utilizzo di quello che è, oggi, uno dei dispositivi più evoluti tra gli smartphone Android.
Galaxy Note 7, pensato per unire
In Samsung lo sanno che il termine “Phablet” in pratica l’hanno inventato loro: è un motivo di vanto quello di essere stati i primi a proporre un formato così grande quando la concorrenza invece spingeva per display assai più piccoli, Apple in primis.
Adesso il mercato è diverso e vede una serie di modelli molto diversificati su più misure, tuttavia il Galaxy Note 7 è ancora un dispositivo capace di farsi riconoscere, da una parte per l’utilizzo del pennino, che conferisce maggiore precisione per dirverse operazioni e dall’altra per alcune innovazioni tecniche di tutto rispetto, che forse tra qualche mese vedremo anche in altri modelli più classici, ma per il momento sono esclusiva del Note 7.
Il momento del lancio, con data primi di Agosto, ci è sembrato un po’ strano all’inizio ma poi ci siamo ricordati che tra qualche giorno iniziano le olimpiadi in Brasile, e Samsung è uno degli sponsor di primo livello: il brand crede molto nell’evento, perché è l’attrazione che più di tutte riesce a unire i popoli di tutta la terra in un unico pensiero, senza barriere.
Grande ma non sembra
La forma del Galaxy Note è molto contenuta: in Samsung hanno lavorato molto per proporre un display che eliminasse il più possibile il bordo dello smartphone. Il risultato è un modello che ha dimensioni in larghezza simili a quello di un Galaxy S7 Edge solo un po’ più alte, pur avendo un display più grande.
Per il resto resta la forma austera ma con i bordi smussati che offrono una buona dose di originalità al prodotto e un display molto buono, ben visibile in qualsiasi situazione e con una ottima risposta. L’interfaccia utente è stata ridisegnata per essere utilizzata al meglio: tutto in questo progetto è stato pensato per essere più comodo ed esteticamente più bello: in pratica in Samsung l’obiettivo è stato quello di mettere l’esperienza utente al primo posto.
Anche la nuova sPen, realizzata in collaborazione con Wacom, è adesso estremamente più performante con un tratto dimezzato rispetto alle precedenti (a quanto ci hanno detto la nuova sPen dovrebbe essere compatibile anche con i vecchi modelli di Note).
Nuova interfaccia utente
Nuova interfaccia utente e nuova penna dicevamo, e all’interno del Note trovano posto anche una serie di nuove funzioni software pensate per sfruttarla al meglio, come una nuova App Note che adesso include tutti i tipi di note in un unico cappello (non più in App distinte) e anche e soprattutto la capacità di tradurre un testo in tempo reale solamente evidenziandone una parte.
Molte routine sono state potenziate, come la capacità di creare GIF animate partendo da una sequenza video, e di condividerle al volo. A proposito di video, Samsung Galaxy Note è anche il primo smartphone al mondo a gestire correttamente l’HDR nel video, il che significa che gli utenti potranno beneficiare della stessa qualità video presente nelle TV di ultima generazione, qualora le App che trasmettono il video siano compatibili con HDR.
Sicurezza ma non solo
Le caratteristiche sin qui descritte sono solo alcuni degli aspetti del Galaxy Note 7: la parte del leone la fa ovviamente il sistema in grado di riconoscere l’utente sfruttando l’iride: questo grado di sicurezza si aggiunge al riconoscimento dell’impronta è può essere inserito per operazioni più importanti come lo sblocco di alcune operazioni di home banking. Samsung ha già stretto alcuni contratti importanti con numerosi circoli bancari americani, che renderanno presto compatibili le App a questo sistema.
Durante la presentazione non abbiamo potuto provare il sistema, ma ci siamo ripromessi di scriverne non appena avremo modo di metterci le mani (e gli occhi), in un test più approfondito. Siamo però rimasti piacevolmente stupiti dalla fluidità del sistema in generale, dal lancio di alcune App e dalla capacità di gestire alcune operazioni (per quanto la sala stampa abbia permesso di fare le prove).
Sulla carta Galaxy Note 7 è del 30% più potente del precedente Note 5, del 60% in più per quello che riguarda prestazioni grafiche e video, il che garantisce ampie possibilità per i giochi ma anche più fluidità su moltissime operazioni. Samsung ha anche tenuto a sottolineare come questo incremento sia stato accompagnato da un revisione della batteria, la migliore mai prodotta dai laboratori coreani.
Sempre a proposito di energia, Galaxy Note sarà accompagnato nella vendita da un battery pack opzionale che, grazie alla carica a induzione, non necessita di coinvolgere il connettore, che tra l’altro adesso è un USB Type C, con adattatore a micro USB incluso nella confezione. Chiudono il cerchio diverse caratteristiche comuni al già noto Galaxy S7, come il processore e la certificazione water resistant, nonché la piena compatibilità con tutti i nuovi accessori Samsung, come il nuovo GearFit o il Gear 2.
Prime impressioni
L’impressione di chi scrive è che si tratti davvero di un ottimo dispositivo, che giustifica l’hype che si è creato attorno e che pone Samsung, ancora una volta, come marchio leader nell’ambito Android. Il nuovo design offre una buona portabilità in tutte le mani, gli ingegneri della multinazionale sud coreana hanno lavorato molto per ottimizzare il rapporto tra display e forma esterna del phablet, arrivando a un compromesso quasi perfetto. La forma resta austera anche se la parte arrotondata del display è una nota originale che rende il telefono bello da impugnare anche senza una funzione specifica associata.
Il peso è molto contenuto, la potenza espressa promette bene, per quanto abbiamo potuto verificare personalmente nei pochi istanti di prova diretta alla presentazione. L’apertura di quattro o cinque app è avvenuta in un battibaleno e non abbiamo avuto mai la sensazione di perplessità che affliggeva le passate versioni dei device Android (e che ancora permea alcuni modelli), ma il vero test saranno i giochi e le App che sfruttano molto connettività e hardware.