Dopo solo sei mesi Natalie Kerris, ex addetta alle PR di Apple, ha lasciato l’incarico di vice presidente responsabile comunicazioni di Twitter. Il motivo non è noto: nella dichiarazione ufficiale il social dichiara che “Durante il tempo trascorso alla guida delle comunicazioni in Twitter, Natalie ha aiutato a condividere la storia di Twitter con il mondo”. E ancora: “Siamo grati per la sua energia ed entusiasmo, e per l’impatto che ha avuto, anche se per breve tempo”.
La crescita di Twitter continua a essere troppo lenta; nonostante il ritorno di Jack Dorsey alla guida del social, il gruppo di San Francisco a fine luglio ha registrato una perdita di 107 milioni di dollari. Deludenti anche le previsioni per il terzo trimestre (quello in corso) per il quale il gruppo prevede ricavi compresi tra i 590-610 milioni di dollari, inferiori alle attese del mercato di 678 milioni di dollari.
Il problema di Twitter è che i nuovi utenti non arrivano negli Stati Uniti e crescono troppo poco nel resto del mondo. Secondo i dati del social, gli utenti mensili unici sono stati 313 milioni, numeri deboli se paragonati a Facebook (1,65 miliardi al mese), Instagram (500 milioni al mese), Snapchat (150 milioni al giorno).
La Kerris era stata assunta a febbraio di quest’anno, in concomitanza del ritorno di Dorsey all’azienda; quest’ultimo richiamato dopo un “esodo” di numerosi dirigenti, ingegneri, responsabili delle risorse umane e media. Mentre Twitter cerca una nuova figura chiave che dovrà occupare il posto della Kerris, il compito è affidato a Leslie Berlan, chief marketing officer di Twitter.