Chiude Kagi, la piattaforma di e-commerce utilizzata per i micropagamenti nota perché sfruttata da vari autori shareware e di e-book. Nata nel 1994, il 31 luglio di quest’anno sul sito degli sviluppatori è apparso un messaggio nel quale si spiega che “le attività sono sospese”.
“La restante distribuzione finanziaria è curata da una terza parte” si legge sul sito; “si metteranno in contatto con voi tramite l’indirizzo email primario indicato a Kagi entro il 31 agosto 2016 dal mittente [email protected]. Per cortesia, mettete nella whitelist questo indirizzo tra i filtri antispam”.
Prima dell’avvento di Mac App Store, la piattaforma Kagi era usatissima da autori di programmi shareware per consentire agli utenti di pagare passando per un servizio sicuro e indipendente, sbloccando versioni di prova dei vari software.
Non è chiaro il motivo della chiusura, ma non è difficile immaginare le difficoltà di rimanere al passo con concorrenti del calibro di PayPal e degli store online che ora tutti i principali sistemi operativi mettono a disposizione. L’azienda sembra far riferimento a una frode di un non meglio precisato fornitore contro la quale avrebbe combattuto, una battaglia che l’avrebbe messa sul lastrico. “Abbiamo ridotto l’indebitamento ma i piani di rientro non hanno funzionato e siamo costretti a chiudere”. “Siamo spiacenti di avervi deluso”.