La nuova generazione di iPhone sarà disponibile nei negozi venerdì 16 settembre. La prima anticipazione sulla data di arrivo di iPhone 7 proviene da fonti non meglio precisate ma è riportata da Evan Blass. Il noto blogger statunitense in passato ha dimostrato di possedere ottimi agganci nell’industria ed ha previsto accuratamente l’arrivo di terminali di svariati marchi.
Oltre all’attendibilità di Blass l’arrivo nei negozi nella settimana del 12 settembre risulta una previsione non particolarmente difficile. Infatti ormai da anni Apple segue una tabella di marcia che risulta ormai facilmente prevedibile, con pochi giorni di approssimazione. L’anticipazione del 12 settembre è stata pubblicata su Twitter: in un commento lo steso Blass precisa che non si tratta dell’evento di lancio ma dell’inizio delle vendite che così potrebbe cadere venerdì 16 settembre.
Previsione in linea con le generazioni precedenti
Le due precedenti generazioni di iPhone sono state annunciate in date praticamente identiche: iPhone 6 martedì 9 settembre con disponibilità a partire dal 19 settembre, mentre iPhone 6s presentato sempre il 9 settembre (mercoledì) e disponibile dal 25 settembre. Per i nuovi iPhone in arrivo quest’anno Apple potrebbe anticipare il keynote addirittura martedì 30 o mercoledì 31 agosto (poco probabile), oppure molto più probabilmente martedì 6 o mercoledì 7 settembre.
Ricordiamo che il nome iPhone 7 impiegato largamente dalle indiscrezioni per indicare i nuovi iPhone in arrivo potrebbe non essere il nome finale scelto da Apple. Cupertino potrebbe optare per una variate di iPhone 6s o altro ancora, soprattutto tenendo conto che sembra si tratterà di un design solo leggermente rivisto degli ultimi due modelli accompagnato da miglioramenti hardware. Tra questi le bande antenne posteriori riposizionate ai bordi, obiettivo fotocamera maggiorato o doppio obiettivo per il Plus, rimozione jack audio, forse un pulsante Home non più meccanico e nuova colorazione grigio scuro.
iPhone 2016 release: week of September 12th.
— Evan Blass (@evleaks) 23 luglio 2016