I guai legali per Apple arrivano ancora una volta dalle garanzie opzionali AppleCare: questa volta una class action avviata in USA chiede rimborsi a Cupertino per aver sostituito dispositivi nuovi degli utenti coperti con AppleCare e AppleCare+ con prodotti ricondizionati. Si tratta delle estensioni di garanzia opzionali che Apple propone da anni per tutti i suoi prodotti: nel caso specifico la class action riguarda iPhone, iPad e iPod touch.
In caso di danni e guasti per i dispositivi protetti con AppleCare e AppleCare+ Apple precisa che i dispositivi sostitutivi possono essere prodotti ricondizionati ma paragonabili ai nuovi per quanto riguarda prestazioni e affidabilità. La class action sostiene invece che i dispositivi ricondizionati non possono in nessun caso essere equivalenti dei nuovi e che gli utenti coinvolti subiscono in questo modo un danno economico dovuto al costo di AppleCare, alla perdita di valore del dispositivo nuovo che viene sostituito con uno ricondizionato, oltre ai costi sostenuti per l’acquisto e la sostituzione.
Trattandosi di una class action, riportata da Cult of Mac, l’azione legale punta a difendere gli interessi di tutti gli utenti che hanno acquistato le estensioni di garanzia Apple per iPhone, iPad e iPod touch dopo l’11 luglio del 2011 e che hanno ricevuto un prodotto sostitutivo ricondizionato. Se il tribunale deciderà in favore degli utenti e contro Apple, Cupertino potrebbe essere costretta a versare ingenti somme, nell’ordine dei miliardi di dollari per risarcire tutti gli utenti interessati nell’arco di 6 anni.