Nonostante Google avesse aperto le danze per accaparrarsi i brevetti di Nortel, l’azienda di Mountain View è stata superata dal consorzio formato da Apple, EMC, Ericsson, Microsoft, RIM e Sony, restando a bocca asciutta.
Dopo la fine dell’asta, sono state però divulgate alcune offerte, risultate immediatamente curiose. Google infatti avrebbe rilanciato altre tre volte, con le somme di 1.902.160,54 – 2.614.972,128 e 3.141.592,653 dollari. I numeri non sono casuali e i matematici li avranno già individuati: si tratta rispettivamente della costante di Brun, della costante di Meissel-Mertens e del notissimo PI greco che qualunque studente riconoscerà. Cifre curiose che pongono diverse interpretazioni sull’andamento dell’asta.
La prima ipotesi è stata che Google in realtà non abbia fatto veramente sul serio riguardo ai brevetti, trovando una scusa per giocare con i numeri. Aldilà della particolarità, è comunque difficile pensare che si possa “giocare” con cifre di questo tipo, per quanto inusuali. E’ quindi pensabile che Google fosse abbastanza sicura di vincere e volesse farlo con il suo stile “geek”. Peccato che le sia andata male e che il PI greco non sia stato sufficiente.