Nuovi MacPro con un nuovo design, dotati di una nuova CPU realizzata appositamente da Intel per Apple e basi Airport di nuova generazione con profonde variazioni all’aspetto e alle tecnologie di base. Ecco il nuovo messaggio lanciato dal tam tam delle indiscrezioni che in questo giorni risuona quasi incessantemente da ogni angolo del globo. L’ultimo rombo in ordine temporale arriva da MIC Gadget, un sito cinese che in passato si è distinto per averne azzeccata qualcuna su cellulari e dispositivi di elettronica di consumo ma che nel mondo Mac ha fatto solo rapide escursioni per presentare cloni di iPhone o prototipi mai visti in commercio (come un iPhone da 64 GB).
La più interessante delle indiscrezioni presentate da MIC Gadget riguarda il MacPro e l’accennato processore customizzato. Il sito non fornice alcuna informazione precisa su che tipo di componente ci si potrebbe attendere, ma qualche altra fonte nelle passate settimane aveva in effetti fatto notare che se Cupertino vuole adottare dei chip della serie Sandy Bridge potrebbe essere costretta a differire il lancio dei MacPro perché le nuove versioni non saranno pronte per fine luglio. L’adozione di un processore costruito appositamente per Apple farebbe fronte a questo problema; per altro non sarebbe neppure la prima volta di un processore Intel “personalizzato” per una macchina Apple; i primi MacBook Air utilizzarono una componente non disponibile al resto della concorrenza e anche un MacPro ebbe questo privilegio.
Secondo MIC Gadget sarebbe nuovo anche il case del MacPro. Anche qui non saremmo di fronte ad una svolta sorprendente visto che l’attuale modello è di fatto immutato da ormai otto anni quando venne lanciato il primo PowerMac G5. La novità più interessante sarebbe nella volontà di adattare il design così da rendere le macchine utilizzabili nei rack U3 e di fatto creare una sorta di alternativa agli ormai dimessi Xserver (che erano però compartibili con i rack U1).
Oltre ai MacPro anche le basi Airport e Time Capsule subirebbero un significativo redesign. Le prime sarebbero in grado di creare tre distinti network di cui uno per ospiti con permessi, limitazioni e settaggi differenti dai due network “chiusi”, e dissiperebbero meglio il calore grazie ad un aggiornamento dell’architettura. Sei antenne aumenterebbero la portata e l’affidabilità della rete. Le Time Capsule saranno rese disponibili solo con un disco da 2 TB (anche se Apple avrebbe testato dischi da 3 TB) con un firmware proprietario per dare maggiori prestazioni ma anche e soprattutto, sembra di capire, per supportare le funzioni di aggiornamenti push di cui si è parlato diverse volte nei giorni scorsi. In pratica le nuove basi Time Capsule sarebbero in grado di intercettare automaticamente gli update distribuiti da Apple e poi, quando sul network si rende disponibile una macchina compatibile con essi saranno in grado di spedire l’aggiormamento alle macchine o ai dispositivi mobili dalla cache. Questa funzione sarebbe utile sia a risparmiare tempo sia a supportare in maniera molto efficiente la nuova funzione di aggiornamento “over the air” per iPhone, iPod e iPad che è parte delle novità di iOS 5.
MIC Gadget, infine, parla anche dei Mac mini. Pochissimi i dettagli sui nuovi modelli del mini-desktop. In pratica il sito cinese ci dice solo che ci sarà una porta Thunderbolt ma non una scheda grafica discreta; l’accelerazione sarà quindi fondata su Intel HD come accade per i MaBook Pro da 13 pollici.
Sia MacPro che Mac mini saranno rilasciati tra fine luglio ed inizio agosto. Sul lancio della basi Wif-Fi il sito cinese, invece, non si sbilancia.
