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Un nuovo report da parte di Futuresource Consulting evidenzia come il debutto sul mercato di Apple Watch abbia contribuito a far lievitare nel 2016 di circa il 50 per cento il prezzo medio dei dispositivi indossabili: la media di vendita è salita a 218 dollari circa, con una domanda che ha superato l’offerta disponibile sul mercato, mentre il fatturato cresce del 133 per cento raggiungendo i 6 miliardi di dollari.
Nel complesso le smartband restano al momento il dispositivo più venduto con 10 milioni di unità messe sul mercato e una crescita del 18 per cento, mentre gli orologi intelligenti (non gli smartwatch ma gli orologi che integrano alcune funzioni di connettività) crescono del 11 per cento.
Sono Fitbit e Xiaomi ad aver conquistato il 70 per cento del fatturato, ma complessivamente le smartband non hanno contribuito all’aumento del prezzo medio dei dispositivi indossabili, anzi: il prezzo medio dei braccialetti sportivi è crollato del 40 per cento, discesa dovuta Futuresource Consulting al crescente interesse verso gli smartwatch che hanno catalizzato i risparmi dei consumatori.
“Mentre i risultati di Apple Watch continuano ad essere disallineati in difetto con le previsioni, Apple si colloca tra i più grandi produttori di orologi del mondo in termini di fatturato, dietro a giganti come Swatch e Rolex, ma già davanti a Fossil, Citizen, Casio, Richemont, LVMH e altri pesi massimi ben noti in orologeria – commenta la società, concludendo – questo serve come un duro monito sulla portata globale di Apple e tirare e come gli smartphone abbiano ridefinito il successo sul mercato, in termini di scala e tasso di adozione.”
Sempre secondo le previsioni di Futuresource Consulting anche nel 2016 il trend del settore sarà simile e i consumatori mostreranno un maggior interesse a spendere per gli smartwatch, mentre le smartband vedranno una crescita modesta in termini di fatturato.