L’Antitrust annuncia di aver avviato una istruttoria nei confronti di Apple e della catena di vendita Comet. Il colosso dell’elettronica di consumo e il retailer, sospetta l’AGCM (Agenzia garante della concorrenza e del mercato), proporrebbero l’estensione di garanzia Apple Care senza la necessaria chiarezza sui reali diritti del consumatore e, quindi, sui reali vantaggi che essa apporta.
Tutto nasce dalle particolari norme che in Italia e in Europa regolano la garanzia di legge che sarebbe di due anni o, meglio, un anno più uno con il primo anno coperto dal produttore e il secondo dal venditore. La norma è però piuttosto controversa ed è sempre molto difficile capire a chi tocchi realmente provvedere la copertura per il secondo anno e se la riparazione deve essere effettivamente applicatata in garanzia (il secondo anno la riparazione è a carico del rivenditore solo se esiste un “difetto di conformità”, termine quanto mai ambiguo). Molto dipende dalle politiche del produttore che in qualche caso copre interamente anche il secondo anno, in altri casi i costruttori (tra cui Apple) rispettano alla lettera la norma e lasciano al rivenditore il compito di coprire il secondo anno, fatto salvo per il caso Apple, ed è qui che l’AGCM, ha alzato le antenne, quando interviene Apple Care.
Acquistando il pacchetto si ha diritto ad un secondo anno di garanzia “diretta” Apple (in caso di dispositivi mobili) o addirittura tre anni (per i computer), più una serie di altri vantaggi (come l’assistenza telefonica gratuita). Proponendo Apple Care, pensa l’Authority, Apple e Comet non sarebbero state chiare su questo aspetto e non dicendo esplicitamente che esiste già un secondo anno di copertura sulle riparazioni, seppure secondo le modalità sopra esplicate, avrebbero fatto una informazione non corretta e non tale da consentire al cliente finale di capire esattamente se è conveniente o meno comprare Apple Care.
Insomma l’oggetto dell’istruttoria avviata nei confronti di Apple non riguarda nè la legittimità dell’esistenza di Apple Care, nè le modalità con cui viene prestata la garanzia nè, tantomeno, il diritto di Apple di applicare un anno di garanzia e di affidare al rivenditore il secondo anno, ma la comunicazione che l’accompagna.
L’annuncio dell’avvio di una procedura nei confronti di Apple e Comet è contenuto, non a caso, nello stesso comunicato in cui l’Antitrust pubblica la chiusura di 7 istruttorie con grandi catene di distribuzione più o meno sullo stessa materia. Si tratta di Expert, Carrefour, Auchan, Panorama, IPER La Grande I, Eldo Italia, Di Salvo e Della Martira per un totale di 460 punti vendita. Queste catene si sono impegnate a fornire informazioni più precise sui diritti del consumatore proprio per quanto riguarda la garanzia legale, gli ulteriori servizi offerti a pagamento, le procedure di riparazione o sostituzione dei prodotti difettosi in tempi certi. Garanzia chel, come accennato, il produttore del bene, deve fornire per legge per i primi 12 mesi e il rivenditore per il secondo periodo di 24 mesi.
La chiusura di queste istruttorie si va così ad aggiungere alle altre 5 istruttorie chiuse nell’agosto del 2010 con alcune delle più importanti catene di distribuzione di elettronica di consumo: Estendo, Euronics, GRE, MarcoPoloExpert, Mediaworld, Trony ed Unieuro. Il totale dei punti vendita coinvolti sale così a quasi 1.200 in tutta Italia: in ognuno sarà quindi garantita l’assistenza conferme alla legge al consumatore in caso di prodotti che non funzionano.
Macitynet aveva compilato una serie di domande e risposte su Apple Care per dispositivi mobili nel contesto della quale ci siamo prefissi di fornire tutte le informazioni necessarie per comprendere i reali vantaggi di Apple Care e sciogliere i dubbi più frequenti.