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Da quando c’è Apple Music, Spotify cresce più rapidamente. Lo si aprende dal vice presidente Jonathan Forster, che ha parlato dei successi della piattaforma con The Telegraph.
Secondo quanto si legge, Spotify conta su oltre 100 milioni di utenti attivi al mese in tutto il mondo, di cui 30 milioni circa sottoscrittori di abbonamenti a pagamento. Di fatto doppia esattamente i sottoscrittori paganti di Apple Music che, come si era appreso durante la scorsa WWDC16 conta attualmente su una base di 15 milioni di abbonati paganti, mentre il servizio si accinge a spegnere la prima candelina sulla torta.
Il confrtono è sostanzialmente pari. A livello di prezzi, entrambi i servizi costano 9,99 dollari al mese per gli abbonamenti individuali, con la possibilità di pagare un canone di 14,99 dollari al mese per abbonamenti Famiglia. E’ anche vero, però, che dalla sua Spotify offre un account gratuito, con supporto a banner pubblicitari, che sicuramente aiuta ad attirare utenza. E’ anche vero, però, che la recente crescita di Spotify è in parte dovuta proprio al rivale Apple Music. Lo stesso Jonathan Forster di Spotify, infatti, ha dichiarato a The Telegraph: che l’ingresso di Apple in questo settore ha determinato una crescita più veloce di utenti rispetto a prima. Insomma, Apple Music ha smosso il settore, mettendo in risalto questo modo di diffondere musica e invitando gli utenti ad utilizzarlo; peccato solo che questi sembrano poi protendere verso Spotify.
In ogni caso, il business non sembra essere così fiorente: nonostante gli utenti in aumento, Spotify continua ad operare in perdita per via di canoni costosi e revenue sharing alti con i partner e con le etichette musicali. Gli ultimi report ufficiali sostengono perdite in aumento del 10 per cento, con perdite pari 173 milioni di euro registrate nello scorso anno.