Due ricercatori, Johannes Kopf di Microsoft e Dani Lischinski dell’Hebrew University, hanno realizzato un algoritmo che consente di aumentare la risoluzione grafica a 8 bit dei vecchi videogame, trasformando le poco dettagliate immagini raster di giochi leggendari in splendide immagini vettoriali.
Esistono varie applicazioni in grado di convertire le immagini in tracciati (anche Adobe Illustrator, ad esempio, lo fa), ma l’algoritmo ideato dai due ricercatori sembra particolarmente adatto per convertire le icone e gli sprite utilizzati nei vecchi videogiochi. Il metodo utilizzato esegue una complessa analisi dei pixel, delle curve spline (curve composte da altre curve) e tiene conto anche dei singoli pixel: gli sprite a 8 bit erano il più delle volte disegnati a mano e anche un singolo puntino ha la sua ragione di esistere (anche un pixel posto in un’area isolata è considerato un punto importante e non deve essere valutato come un’anomalia).
L’algoritmo è in grado di identificare linee e colori contigui e forse, chissà, in futuro potrebbe essere sfruttato per creare varianti vettoriali di grandi classici. Resta da vedere come si comporta il software nel caso di sprite e disegni volutamente squadrati e geometrici: come interpreterà l’algoritmo la navicella, gli alieni, il cannone mobile del vecchio Space Invaders?
[A cura di Mauro Notarianni]