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Passata la festa, gabbato lo santo. Soprattutto, adesso che le novità della WWDC 2016 sono state annunciate (almeno, quelle non coperte da accordi di non divulgazione tra Apple e gli sviluppatori) e quindi sappiamo quale sia la roadmap software dell’azienda da qui al prossimo autunno, viene da chiedersi cosa succederà nel prossimo semestre. E magari anche quando.
Se il primo semestre si chiude con tanto software, il prossimo semestre si aprirà con tanto hardware Apple. Ma non subitissimo. Perché non dobbiamo dimenticarci che è appena partita la campagna Back to school che offre vari incentivi a quelli che acquistano Mac e iPad per il prossimo anno scolastico, e cambiare le carte in tavola in questi giorni sarebbe singolare. È quindi improbabile – e chi scrive se ne assume la responsabilità morale, per così dire – che nelle prossime tre o quattro settimane vengano annunciati nuovi prodotti hardware. Al massimo, uno speed bump per i MacBook Air, o forse per i Mac Pro. In realtà, sono già quattro mesi che Apple poteva presentare portatili e iMac con una nuova generazione di processori e ancora non l’ha fatto. Unico pezzetto di hardware aggiornato è il MacBook 12 super sottile e poi il lancio a sorpresa di iPhone SE.
Invece, vediamo cosa deve cambiare nei prossimi mesi.
Apple Watch 2 È abbastanza scontato che Apple a settembre-ottobre lanci una nuova generazione di orologi, magari con un evento dedicato solo a loro, per poterli commercializzare sotto Natale. Per il momento si sa ancora poco, se non che saranno più veloci, in grado di fare più cose anche senza connessione a iPhone e -auspicabilmente- dotati di più autonomia.
iPhone 7 (o come si chiamerà) è per così dire abbastanza sicuro che verrà presentato nel consueto slot di settembre. Non per altro ma perché la macchina industriale e del marketing di Apple ha tempi piuttosto precisi e, sino a che domina il mercato, impone il suo ritmo e occupa gli spazi che ritiene necessari. Come sarà l’iPhone 7 è tutto un altro dicorso: un nuovo prodotto rispetto agli iPhone 6 e 6s, oppure una terza iterazione di quel progetto, in attesa che maturino le nuove tecnologie necessarie a fare un salto di qualità?
MacBook Pro è il candidato a una trasformazione abbastanza radicale. È un prodotto maturo, nel pieno della sua vita operativa, ma che potrebbe essere fatto evolvere in maniera netta con un progetto che abbia elementi tali da differenziarsi da una concorrenza sempre più attenta anche al design oltre che ai requisiti di potenza. Non dimentichiamoci che Apple si distingue per sistema operativo, integrazione, tecniche costruttive. Non basta aggiungere una striscia di tasti touch con microschermo OLED, però: ci si aspetta che Apple abbia qualcosa di più in mente. Il MacBook Pro non viene aggiornato da più di 400 giorni.
MacBook Air C’è aria di chiusura della linea. Non a questo giro, probabilmente, ma presto. Il nuovo MacBook 12 sembra candidato a occupare lo spazio del MacBook Air 11 e il futuro MacBook Pro 13 a occupare quello del MacBook Air 13. Chissà. La mossa di raddoppiare (senza ritoccare il prezzo) la memoria RAM di serie di MacBook Air 13 poche settimane fa lascia immaginare che non ci siano altri cambiamenti all’orizzonte tranne forse uno speed bump di quelli che Apple annuncia con un comunicato stampa e poco più. Il MacBook Air non viene aggiornato da 465 giorni.
iMac Anche qui: quattro anni fa Apple ha reso più sottili tutti gli iMac, cambiandone il fattore di forma in un evento piuttosto denso di novità hardware che si tenne a ottobre, aggiungendo anche più avanti gli schermi retina 5K. Ci si aspetta uno speed bump o al limite l’introduzione delle porte USB-C. L’iMac non viene aggiornato da 250 giorni, e probabilmente passerà ancora del tempo prima che esca una nuova versione.
Mac mini il piccolo di Apple è in difficoltà da tempo. Ha un hardware che è la derivazione dei portatili (come l’iMac) e sempre più “castigato”, con schede video integrate e basta, RAM saldata sulla motherboard e in generale processori piuttosto vetusti. Eliminato il modello server con processore quad core e con due drive, il Mac mini sembra avere solo lo scopo di fare da entry level (fin troppo costoso) nel mondo dei Mac da tavolo. Non viene aggiornato addirittura da 610 giorni. Peggio di lui solo il Mac Pro.
Apple Cinema Display Sono fermi da una vita: l’ulltimo schermo Thunderbolt è del 2011 e si sperava in una nuova generazione con spessore ridotto, display 5K e magari scheda grafica integrata basata su connessione Thunderbolt 3. Per adesso non si è visto niente, i rumors sono contraddittori e c’è sempre chi ci spera.
Mac Pro Quando è stato lanciato il “cilindro nero” di Apple è stata una sensazione. Forma davvero unica, ha diviso il pubblico in due, chi lo ama (come il vostro cronista) e chi lo odia con tutte le sue forze. Era il dicembre del 2013. Da allora sono passati più di 900 giorni e la grande promessa per adesso è rimasta tale: il grido orgoglioso “we can’t innovate my ass” di Phil Schiller è rimasto solitario, almeno dal punto di vista della forza bruta di questa tipologia di prodotti.
In molti si chiedono quali tecnologie Apple attenda per rafforzare un prodotto totalmente Made in America ma molto di nicchia, e la risposta non è chiara (mentre c’è chi vende in rete i Mac Pro delle precedenti generazioni con schede video e processori più recenti).
Airports Mettiamole al plurale perché ci sono quelle Express, quelle Extreme e le Time Capsule. In parte vanno anche a sovrapporsi alle Apple TV per possibili funzioni di hub casalingo. Acquistano senso quando si pensano dotate di hard disk interno capace di fare da centro media e da centro backup Time Machine. Un po’ meno come apparecchi stand-alone visto che si trovano tantissimi access point sul mercato più moderni, affidabili ed economici
Apple TV L’attuale quarta generazione è uscita a settembre 2015 ma occorre ricordare che, almeno fino a oggi, questa famiglia non è mai stata aggiornata annualmente. Chissà: una volta che il piccolo media center di Apple prende il via con le app, il bisogno di più potenza diventa quasi una necessità. Secondo chi scrive è ancora presto per aggiornare un apparecchio che attualmente funziona molto bene.
Quando? L’eventualità che Apple aggiorni alcuni dei suoi prodotti per la fine del mese è sempre più evanescente ma non impossibile. Magari entro la prima metà di luglio, ma sarebbe davvero singolare. Invece, prende corpo l’ipotesi di un appuntamento a ottobre tutto dedicato all’hardware, una specie di grande bazaar (come Apple già fece quattro anni fa) da cui prenderebbero le mosse una serie di nuovi e rinnovati prodotti. Vedremo. La carne al fuoco, per così dire, questa volta è davvero tanta. Molto hardware e molto presto.