E’ in circolazione un firmware non ufficiale per i Mac Pro inizio 2009 grazie al quale è possibile l’installazione di CPU Xeon più veloci, nuove e più veloci tipi di memorie RAM oltre a trasportare l’audio dall’uscita Mini DisplayPort. L’hack è stato realizzato da un membro di netkas.org, noto forum dedicato al mondo “Hackintosh”. L’hacker avrebbe individuato il sistema utilizzato da Apple per applicare gli update dell’EFI firmware ingannando e forzando il sistema di aggiornamento, trasformando una macchina del 2009 in un Mac Pro con caratteristiche del 2010, inclusa la compatibilità con le CPU Westmere a 32 nm e le varianti a sei core utilizzata negli attuali Mac Pro di fascia alta (il “trucco” è possibile poiché gli Xeon Nehalem e Westmere utilizzano identici chipset e socket).
Le macchine con singolo socket possono utilizzare le CPU della serie “W” mentre per le macchine dual-socket sarà necessario utilizzare chip dual-QPI compresi i chip della serie E5600 e X5600. Ars Technica riporta che chi ha provato ad applicare il firmware si ritrova la sigla “B1” come codice identificativo delle CPU Westmere).
Benché questo firmware non ufficiale sembri sia stato installato con successo da molte persone, il nostro consiglio è di non tentare simili upgrade. Soprattutto se non avete dimestichezza con l’installazione di componenti hardware o possedete una macchina ancora in garanzia (anche se avete la garanzia a tre anni con l’AppleCare questa modifica ovviamente la invalida). Poiché, inoltre, il firmware cambia l’identificativo della macchina, il DVD di installazione e ripristino del sistema di serie con il computer non funzionerà più (sarà eventualmente necessario recuperare i dischi di sistema dei Mac Pro 2010).
Bisogna ad ogni modo riconoscere che il firmware in questione apporta anche dei benefici: alcune CPU Nehalem sono in grado di supportare DRAM a 1333MHz ma la loro frequenza operativa è limitata a 1066MHz dai Mac Pro; il firmware non ufficiale consente di sfruttare la piena velocità di queste memorie se si ha una combinazione di CPU e RAM in grado di supportare tali velocità. Il trasporto dei segnali audio sulla MiniDisplayPort rende inoltre più semplice lo sfruttamento in combinazione con display HDMI.
[A cura di Mauro Notarianni]