Contrariamente a quanto dichiarato da Gartner ed IDC, secondo Steve Baker di NPD il recente calo nelle vendite dei PC non sarebbe da attribuire all’arrivo sul mercato di iPad. La conclusione proviene da uno studio condotto dalla società, che contraddirebbe il luogo comune e la percezione collettiva che vorrebbe i tablet della Mela protagonista nella cannibalizzazione del mercato dei PC e quindi causa principale del calo di vendite riscontrato recentemente.
Lo studio di NPD infatti rivelerebbe che solo il 14% dei primi acquirenti dell’iPad avrebbe deciso per l’acquisto della tavoletta della Mela in luogo di un PC; solo il 12% infine avrebbe operato la stessa scelta durante le ultime vacanze natalizie. I restanti acquirenti di iPad avrebbero acquistato il tablet senza preferirlo ad un PC, ma come scelta a se stante.
Inoltre, continua NPD, l’effettiva ridotta cannibalizzazione avrebbe coinvolto solamente i notebook di fascia alta, in calo del 25%; i sistemi low-cost invece avrebbero invece registrato una crescita del 21% nei mesi precedenti lo scorso marzo. Infine tale cannibalizzaione sarebbe ora ulteriormente in calo del 50% rispetto a quella riscontrata sugli “early adopters”.
La vera ragione del calo delle vendite dei PC sarebbe dovuta a circostanze di mercato, che hanno visto in precedenza un’esplosione di vendite in occasione del lancio di Windows 7, vendite che si sarebbero fisiologicamente attenuate nel corso del tempo, in coincidenza (ma non in conseguenza) del rilascio dell’iPad.
La conclusione di Baker è quindi abbastanza perentoria: “il luogo comune che vuole i tablet erodere il mercato dei notebook low-cost [in pratica i netbook ndr] è senza dubbio sbagliato”.
