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Non ci sarà un dispositivo Apple che farà concorrenza ad Echo di Amazon. Sarà Apple Tv ad ascoltare le nostre richieste ed interpretare gli ordini che le daremo. È Venture Beat a precisare e parzialmente correggere l’indiscrezione dei giorni scorsi, lanciate da The Information che aveva affermato che Apple è al lavoro per costruire una alternativa all’altoparlante “smart” del colosso di Internet.
Venture Beat afferma che The Informant ha ragione quando dice che a Cupertino sta cercando di studiare un dispositivo connesso e capace di spostare Siri fuori dal contesto attuale, quindi in grado ascoltare l’utente ed eseguire alcuni ordini, come ordinare una prodotto o richiedere un servizio, ma che non ci sarà un ulteriore oggetto da mettere sulla scrivania. «Apple – dice Venture Beat – ha considerato differenti opzioni: trasformare Apple Tv in un assistente più completo, fare di Apple Remote il dispositivo chiave o costruire uno speaker indipendente, come Echo. L’ultima opzione è stata scartata , vista la quantità di denaro speso per lo sviluppo di Apple TV». Anche l’ipotesi di usare il telecomando è stata poi messa da parte perchè deve essere ricaricato con un cavo Lightning; si è quindi optato per usare Apple TV anche se non ha un microfono nè un altoparlante e la vicinanza con la TV potrebbe essere un problema.
Apple, dice Venture Beat, dovrà risolvere altri problemi oltre a quelli che riguardano il riconoscimento della voce. Apple TV è in grado (almeno per alcune lingue) di comprendere la voce che detta un testo, ma per processare richieste complesse, quindi interfacciarsi con Siri, deve avere una differente infrastruttura ed è su questo che Apple starebbe lavorando.
Lo scopo per cui Apple vuole un dispositivo da salotto in grado di fare da assistente virtuale diventa comprensibile nel momento in cui si pensa a che cosa sta bollendo in pentola nel mondo di Internet delle cose, un mondo a cui guardano anche Amazon, proprio con Echo, e Google con Google Home. Apple TV potrebbe collocarsi al centro della casa ed eseguire sia compiti che saranno materialemente eseguiti dai dispositivi HomeKit, sia portare a termine richieste che prevedono la connessione ad Internet, proprio quel che fa Echo.
In questo scenario diventerebbe fondamentale il supporto degli sviluppatori ai quali, offrendo la possibilità di integrare Siri nelle loro applicazioni, avrebbero a loro volta l’accesso a HomeKit e una porta di ingresso da Apple TV.
Secondo Venture Beat, Cupertino si sarebbe posta in questa ottica da anni, fin dal 2012, quindi due anni prima del lancio di Amazon Echo e ben prima che si sollevasse tutto l’interesse di oggi per l’Internet delle cose, ma solo ora avrebbe deciso di spingere decisamente sull’acceleratore.