Apple ha reclutato il general manager delle server farm di Microsoft. Kevin Timmons, questo il nome del dirigente approdato a Cupertino, è una delle figure più in vista nel settore delle infrastrutture per l’elaborazione dati oltre che precedentemente collocato in una posizione strategica a Redmond.
Approdato in società a metà del 2009, come ricorda il sito specializzato Data Center Knowledge, ha prima contribuito alla realizzazione di alcuni importanti centri dati a Dublino e Chicago occupandosi in una fase successiva di razionalizzare il sistema facendo anche scelte innovative improntate alla flessibilità e al risparmio energetico. Microsoft anche grazie a Timmons è sulla buona strada per ridurre del 50% i costi di gestione dei suoi data center, un taglio enorme sul piano della spesa visto che le server farm hanno costi altissimi.
Non è chiaro al momento che cosa Timmons (che prima di arrivare i Microsoft era stato vice president of operations di Yahoo, società per la quale le server farm sono la chiave di volta dell’intero business) andrà a fare in Apple; da Cupertino c’è solo silenzio mentre Microsoft si limita a dire che Timmons non lavora più a Redmond. Nonostante questo nessuno ritiene che il reclutamento non ha a che fare con il data center che la Mela ha costruito a Maiden, in North Carolina. L’ex dirigente Microsoft non dovrebbe però assumere il ruolo che ha avuto il recentemente scomparso Olivier Sanche che era capo dei data center di Apple: «la posizione di Sanche – dice dave Ohara nel suo Green Datacenter Blog – è stata occupata da un altro dirigente». Ohara ha amicizie a vari livelli sia in Apple che in Microsoft ed è ritenuto una fonte attendibile dagli esperti del settore.
Tra le ipotesi che si fanno a margine del reclutamento di Timmons c’è quella che ruota intorno ai piani di sviluppo di Apple nel settore dei data center. La realizzazione di un secondo centro dati simile a quello di Maiden a scopo di back up è dato per scontato, solo probabile ma secondo molti anche una strada obbligata sarebbe la pianificazione da parte di Apple di una infrastruttura molto vasta con server farm anche in Europa e in Asia, specialemente se come pensano diversi osservatori il futuro di Cupertino è scritto nel settore dei servizi on line e nel social, in definitiva “on the cloud”.