Una scheda madre con trenta chip in tutto: nessuna scheda grafica, nessuna telecamera, nessun supporto per il colore, ma neanche nessuna tastiera, nessuno schermo e addirittura nessun case. Oggi in pochi saprebbero riconoscere un personal computer nell’Apple I, eppure non solo lo è, ma è stato, di fatto, anche il primo vero pc della storia e il primo prodotto commercializzato dalla Apple, che allora – nel 1976 – era una neonata azienda con sede nel garage dei genitori di uno dei due cofondatori: Steve Jobs e Steve Wozniak.
A 35 anni dalla sua invenzione il computer sarà di nuovo acceso e messo in funzione da un gruppo di informatici del Politecnico di Torino. L’evento è previsto tra circa tre settimane (la data è ancora da definire) presso l’aula magna dell’Ateneo. A renderlo possibile il proprietario, l’imprenditore torinese Marco Boglione, che si è aggiudicato uno dei rarissimi pezzi (in tutto sono 200) in un’asta di Christie’s.
L’annuncio è stato dato a margine della conferenza stampa dell’ex vicepresidente esecutivo di Apple Jay Elliot, durante la presentazione del suo libro “Steve Jobs – L’uomo che ha inventato il futuro”, presso la sede Milanese di Hoepli, dove per l’occasione sono stati esposti anche altri pezzi della collezione di Boglione: un Apple II, un Lisa e un Macintosh. (Elliot è nella foto qui sopra, proprio con in mano l’Apple I di Boglione)
Sotto la Mole, dunque, tornerà a battere il cuore del vecchio Apple I, apripista di una vera e propria rivoluzione tecnologica e culturale e primo passo dell’azienda che l’ha guidata.