Per immergere gli utenti nella realtà virtuale Oculus Rift e HTC Vive richiedono di indossare uno speciale visore, contenente schermi OLED in alta risoluzione e svariati sensori per rilevare i movimenti della testa. La buona notizia è che a differenza di tablet e smartphone i primi due visori VR non sono stati progettati e costruiti per essere blindati: possono essere facilmente smontati e sembra anche riparati in caso di guasti.
Tutto questo emerge dallo smontaggio completo che iFixit ha effettuato prima su Oculus Rift e poi anche su HTC Vive. In entrambi i casi risulta praticamente assente la colla, invece ampiamente usata in smartphone e tablet, rendendo lo smontaggio difficile se non impossibile, con il rischio di rovinare componenti durante l’apertura. In particolare gli esperti di riparazioni USA notano che HTC Vive è il più facile su cui intervenire, con un voto di riparabilità elevato di ben 8 punti su un totale di 10, rispetto a Oculus Rift che ha ottenuto 7 punti su 10. Nonostante la facilità di smontaggio occorre rilevare che in entrambi i casi si tratta di sensori e componenti difficilmente reperibili in commercio.
All’elevato punteggio ottenuto da HTC Vive contribuisce la presenza di viti standard Philips e Torx, che non richiedono così l’acquisto di costosi attrezzi dedicati. Nel controller di HTC Vive inoltre sono stati individuati parti e componenti identiche allo Steam Controller, dettaglio che conferma l’importante ruolo di Valve nella progettazione dell’apprezzato sistema di realtà virtuale di HTC.