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Smartphone, sette produttori di cover dimostrano che c’è spazio per innovare

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Si può ancora riuscire a presentare qualcosa di nuovo nel settore smartphone? ComputerWorld elenca sette diverse custodie per smartphone ognuna delle quali  rappresenta un indizio di quali funzionalità in futuro i telefoni di nuova generazione potrebbero (forse) integrare di serie. Lasciando da parti accessori idioti come le custodie che sembrano armi (o le armi che sembrano custodie) o, ancora, le custodie con meccanismi di protezione tipo taser che paralizza il soggetto colpito con 50.000 volt, alcuni produttori di custodie hanno avuto intuizioni geniali, alcune delle quali, chissà, forse potremo vedere in futuro di serie in qualche dispositivo.

FlexCase
Microsoft ha mostrato il prototipo di una custodia creata in collaborazione con Media Interaction Lab, un gruppo di ricerca dell’università austriaca di scienze applicate; questa custodia tipo “flip”, consiste in uno schermo e-ink flessibile e sensibile al tocco in grado di riconoscere gesture e il lato toccato. Con il dispositivo posizionato in modalità orizzontale, la custodia può diventare una tastiera touch con layout modificabile; in modalità verticale diventa un lettore di libri, con i due schermi che possono lavorare affiancati, comodo per prendere appunti sul secondo schermo, mentre sul primo si legge altro. Al momento è solo un progetto di ricerca e non è dato sapere se e quando il prodotto vero e proprio arriverà sul mercato.

Display E Ink
E Ink Corporation la scorsa settimana ha annunciato un display da 2.9″ con tecnologia ePaper, specificatamente pensata per imitare l’aspetto dell’inchiostro su un tradizionale foglio di carta. A differenza degli schermi fin qui visti, questi schermi usano una luce posteriore al display per illuminare i pixel,  riflettendo la luce ambientale alla stregua di un foglio di carta. Inventata nel 1996 da Joe Jacobson, l’E Ink è la tecnologia più diffusa per i lettori di eBook. Sui display di questo tipo è possibile visualizzare di tutto: mappe, indicazioni stradali, codici a barre e così via. Tra le innovazioni dell’ultimo display, il meccanismo di comunicazione che avviene via Near Field Communication (NFC), lo stesso usato per i pagamenti contactless. In pratica il display può rimanere sempre attivo, mostrando informazioni influire sulla batteria del dispositivo. Non ci sono ancora prodotti veri e propri ma la tecnologia ha già stuzzicato la fantasia di vari produttori.

Display E Ink

Vysk QS1
l’azienda Vysk Communications ha creato un case per smartphone venduto a 229$ con integrate avanzate funzionalità di sicurezza. Nel case è integrato un processore per la cifratura e un microfono. Otturatori dedicati permettono di bloccare l’accesso a fotocamera frontale e posteriore. Sono anche previste due diverse modalità per la gestione della privacy. La prima modalità, “Private Call Mode” richiede un abbonamento mensile da 12.95$ e permette di eseguire chiamate VoIP private e cifrate verso altri abbonati al servizio Vysk; se si chiama una persona non abbonata al servizio,  Vysk QS1 si presenta con un numero generato al volo e non rintracciabile. Agli abbonati son offerti servizi quali la gestione sicura dei messaggi, segretarie telefoniche, protezioni con password, la cancellazione in remoto e altre funzioni di sicurezza. La seconda modalità messa a disposizione è denominata “Lockdown Mode”: questa attiva un suono di disturbo sul microfono e blocca le fotocamere. Il case Vysk QS1 è in vendita dallo scorso anno in variante per iPhone 5, 5s, Samsung Galaxy S4 e S5. L’azienda ha fatto sapere che è in la variante per iPhone 6 e Galaxy S6 arriverà nell’ultimo trimestre dell’anno.

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Speck Pocket VR
Speck Pocket VR è un visore che abbiamo visto al CES di Las Vegas di quest’anno. È una alternativa al visore di cartone Google Cardboard per la realtà virtuale, più resistenti e trasportabile senza problemi. Il dispositivo è compatto e pieghevole: quando non è utilizzato la parte che ospita le lenti si richiude sul vano dove si inserisce lo smartphone, rendendo il tutto sottile e facilmente trasportabile. Le lenti sono realizzate con strumenti di precisione per assicurare una visione ottimale: quando il visore è chiuso vengono protette da polvere e graffi, rendendo così la realtà virtuale con lo smartphone utilizzabile ovunque.

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Krimston Two
Questa custodia permette di sfruttare due SIM con l’iPhone. Costa 199$ ed è compatibile con iPhone 6 e 6s. Il vantaggio della doppia SIM è ovviamente la possibilità di usare le schede di due operatori diversi, quindi funzionare con due numeri di telefono differenti e gestire il traffico dati in modo separato. È un prodotto pensato per i tanti utenti che hanno necessità, spesso lavorativa, di gestire un doppio numero di telefono (es. un numero privato e un numero aziendale), senza acquistare e trasportare due diversi dispositivi. La custodia di Krimston Two integra anche una batteria, utilizzabile per aumentare l’autonomia dell’iPhone. Il progetto è su Kickstarter e la produzione dovrebbe partire da novembre.

Dual SIM su iPhone

Pictar camera grip
Questa cover con camera grip unisce le caratteristiche ergonomiche di una reflex alla fotocamera per smartphone; collegando il case all’iPhone quest’ultimo si trasforma in una sorta di fotocamera DSLR completa di cinque pulsanti di controllo. Sulla falsariga di quanto è possibile fare con le fotocamere DSLR, il sistema tiene conto della pressione sul pulsante di scatto per mettere a fuoco o scattare; uno “zoom ring” sul retro del grip permette di avvicinare, ridurre la ripresa ed eseguire lo switch tra fotocamera posteriore e anteriore. Non manca un pulsante dedicato al controllo dell’esposizione, con funzionalità che consentono varie scelte al volo. Tra le peculiarità del prodotto, la comunicazione tra case e app companion sul telefono che avviene sfruttando gli ultrasuoni (frequenze superiore a quelle mediamente udibili dall’orecchio umano). Il case Pictar funziona con gli iPhone dal 4s al 6s (non con la versione “Plus”) e arriverà a fine novembre.

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Drone-in-a-phone
Molto particolare è il Drone-in-a-Phone, custodia della startup britannica Buzz Technology. Si tratta di un piccolo drone che si ripiega ordinatamente all’interno del case dello smartphone o di una macchina fotografica. Il drone (leggero ma resistente) diventa praticamente tascabile, sfrutta la batteria del telefono per la ricarica e può essere richiamato all’occorrenza in qualunque momento. Con una ricarica completa secondo gli ideatori può volare per 25 minuti. In fase di volo comunica con l’iPhone inviando scatti con lenti (intercambiabili) da 8 o 12 megapixel. La campagna di finanziamento su Kickstarter dovrebbe partire nel terzo trimestre di quest’anno.

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