In principio c’erano state le critiche senza averlo mai neanche visto: l’iPad è un oggetto poco utile. Serve soprattutto a consumare i contenuti, non a produrli. In pratica, va bene per qualche giochino, magari per guardare la posta, forse per navigare in internet. Ecco, le cose non stanno esattamente così.
Per essere un apparecchio che serve solo a “consumare” in modo passivo i contenuti, gli usi sono diventati in realtà strabilianti: c’è chi con l’iPad cura malattie, fa giocare bambini, pilota macchine, gestisce sistemi di vendita, lavora, passa il tempo, si diverte. Di tutto. Adesso c’è anche chi scrive costituzioni.
Come scrive sul suo blog Jozsef Szajer, europarlamentare ungherese, l’iPad è uno degli strumenti sui quali l’Ungheria sta lavorando per creare la nuova costituzione. Lo stato che faceva parte dell’area ex sovietica è l’unico a non aver mutato costituzione negli anni novanta, dopo il crollo della Russia comunista e del sistema dei paesi nel Blocco dell’Est. La costituzione rimane la stessa del 1949, e solo ggi i politici di quel paese hanno deciso di crearne una nuova.
Szajer, che è un appassionato non di poco conto delle cose di Apple, scrive entusiasta: “Steve Jobs sarà sicuramente felice quando scoprirà che la nuova costituzione ungherese è scritta su un iPad, per la precisione il mio iPad. La cosa migliore è che non c’è neanche bisogno di aspettare un minuto per accenderlo. Posso aprirlo ovunque voglia e sfruttarlo al massimo”.
Szajer usa il suo iPad per scrivere le cose di cui è responsabile in seno alla costituente ungherese ma anche per leggere e coordinare le differenti proposte di articoli scritti dagli altri membri dell’assemblea. Quindi, si può dire che tutta la nascente costituzione ungherese stia prendendo forma su iPad.