Google e Microsoft hanno raggiunto un accordo secondo il quale abbandoneranno questioni legislative pendenti tra le due aziende in varie parti del mondo. Le due società hanno inoltre concordato che proveranno a lavorare insieme per dirimere qualsiasi controversia futura prima di ricorrere alle autorità di regolamentazione.
“Microsoft ha accettato di ritirare gli esposti alle autorità di regolamentazione contro Google, rispecchiando i cambiamenti in termini di priorità su questioni giuridiche” ha dichiarato un portavoce della multinazionale di Redmond a Re/code; “continueremo a concentrarci nel competere in modo deciso per le imprese e per i clienti”.
Un portavoce di Google ha rilasciato dichiarazioni simili, spiegando che l’azienda ritirerà qualsiasi reclamo in termini di regolamentazione fin qui fatto: “Le nostre aziende competono strenuamente ma vogliamo farlo nel merito dei prodotti non dal punto di vista dei procedimenti giudiziari”.
Nessuna delle due società ha parlato ad ogni modo di impegni sul versante prodotti e servizi come parte dell’accordo. Re/code fa notare come la tempistica sia interessante, con un accordo arrivato subito dopo che l’antitrust europeo ha attaccato Google per “abuso di posizione dominante” per “le restrizioni imposte” ai produttori di smartphone e tablet Android e agli operatori di telefonia, a cui impone di pre-installare sue app di serie sui dispositivi. Le due parti negano ad ogni modo accordi nati dopo le accuse di Bruxelles e spiegano che le trattative erano in corso da tempo.
Microsoft dice di non volersi schierare su quanto l’Unione europea contesta su Android o precedenti indagini dell’UE sulle ricerche; la società di Redmond ha ad ogni modo annullato la propria adesione a FairSearch e ICOMP, due gruppi di supporto all’antitrust per le pratiche di Google nel settore delle ricerche.
Di certo c’è che con l’arrivo dei nuovi CEO in Microsoft e Google (Satya Nadella e Sundar Pichai), i rapporti tra le due aziende sono migliorati e diventati più cordiali e anni luce avanti rispetto a quelli che avevano Steve Ballmer ed Eric Schmidt che si erano “azzuffati” in tutte le problematiche legate alle ricerche, alla guerra dei browser e per l’assunzione di Kai-Fu Lee, stella dell’internet cinese.
Come noto, sotto la guida di Nadella, Microsoft ha abbracciato senza remore Android e iOS, portando sui dispositivi con questi sistemi soluzioni quali Office e Skype, mosse che Ballmer non avrebbe mai permesso. A settembre dello scorso anno, Microsoft e Google si erano accordate ponendo fine a una lunga disputa sui brevetti, facendo decadere un totale di venti azioni legali incorso nei tribunali di Stati Uniti e Germania e che riguardavano Xbox, i dispositivi a marchio Motorola, l’applicazione ActiveSync e più in generale la piattaforma Android.